Un’occasione per lo sviluppo sostenibile del Salento e della Puglia. È stata rovesciata in questa prospettiva la linea guida data dal Piano Casa. Se ne è discusso nel convegno “Piano Casa, un’opportunità per il Salento”, ospitato lunedì 28 settembre nella Sala del Trono di Palazzo Gallone. Una riflessione che rientra nell’ambito dell’iniziativa “Il tesoretto del Salento”, portata avanti dal Gal del Capo di Leuca. C’è il rischio, infatti, che l’ampliamento delle metrature e la maggiore possibilità di costruire si scontrino con un territorio nel quale crescono le sensibilità e la consapevolezza riguardo al grande valore storico, culturale e paesaggistico. E il Salento, si sa, è terra che si è già lasciata maltrattare, specie a partire dagli anni Settanta, quando le brutture della postmodernità, con le sue piastrelle e la mancanza di stile, hanno spesso oscurato le bellezze del patrimonio edilizio locale. La ferita va rimarginata. “Non sono stupita -ha dichiarato l’Assessore regionale all’Assetto del Territorio Angela Barbanente– che nasca dal Salento una iniziativa volta ad interpretare il Piano Casa nel modo più coerente con l’Accordo dell’Aprile 2009, ossia non solo come sostegno all’edilizia, ma anche come occasione di un miglioramento della qualità architettonica, della sicurezza e dell’accessibilità del patrimonio edilizio esistente”.
Tiziana Colluto