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Poggiardo, la maggioranza si divide

 

Quattro consiglieri comunali di maggioranza, pur confermando la fiducia al sindaco, si sono riuniti in un gruppo a parte per rispondere all’inattività dell’azione politica e amministrativa dei governatori del comune

 

Novità a palazzo di città. Quattro rappresentanti della maggioranza del consiglio comunale hanno comunicato la loro intenzione di organizzarsi in un proprio gruppo consiliare, il “Gruppo Pdl”. Si tratta di Giuseppe Colafati, Cirino Maggio, Domenico Tarantino e Giacomo Carluccio (nella foto). Il nuovo gruppo vuole essere da stimolo all’attività amministrativa, giudicata  sostanzialmente inattiva. Ad ogni modo, i quattro consiglieri intendono confermare la fiducia alla maggioranza. Giacomo Carluccio, che ricopriva la carica di capogruppo di Forza Italia, spiega le ragioni di questa scelta.
Consigliere Carluccio, perché costituire un gruppo a parte?
Dopo i contrasti che nel 2006 non permisero la creazione di una lista univoca con Fi e An, avremmo voluto che l’Amministrazione creasse un agglomerato locale che rimarcasse le linee guida nazionali e permettesse ai cittadini di parlare di politica e amministrazione. Invece abbiamo assistito ad una sostanziale inattività politica e, dato che politica e amministrazione vanno a braccetto, si è creata una corrispondente inattività amministrativa. Si sperava inoltre ad una reazione dopo i risultati elettorali del 2006 che hanno visto l’Amministrazione imporsi per soli 40 voti, 1.200 in meno del 2001. Molti consiglieri comunali di maggioranza hanno cercato di stimolare nell’amministrazione una certa presa di posizione su diversi problemi, che sono stati enunciati e denunciati, ma purtroppo sempre rimandati. Non si può mobilitare la cittadinanza solo in occasione delle tornate elettorali.
Quale è secondo lei la strada da seguire?
Occorre cambiare mentalità quando ci poniamo di fronte alle esigenze ed alle istanze dei cittadini. Occorre individuare e condividere i problemi da risolvere. Bisogna dire basta a quelle azioni indirizzate al proprio vantaggio elettorale. Noi dobbiamo veicolare l’attività amministrativa verso il bene collettivo ponendoci precisi obiettivi. Per fare ciò è necessario che la macchina amministrativa sia calibrata verso le esigenze della gente con il solo scopo di eliminare i disservizi spesso lamentati. Viviamo in un momento storico contrassegnato da una crisi economica che verrà ricordata sui libri come quella del ’29 e, anche per questo, bisogna coinvolgere la gente e renderla partecipe perché solo così sarà possibile ottenere ottimi risultati. Sotto l’aspetto politico, per esempio, potrebbe essere il congresso cittadino il momento di partenza per ottenere questo risultato.    
Qual è quindi il vostro obiettivo?
Questa nostra decisione vogliamo sia uno stimolo al sindaco e alla maggioranza; non tradiremo la fiducia degli elettori, ma puntiamo a ripristinare una situazione che ci consenta di amministrare bene e di dare risposte a tutti i cittadini che noi rappresentiamo. E lo vogliamo fare nella veste di rappresentanti del Pdl, di cui condividiamo programmi e valori. Infatti, ho messo a disposizione del gruppo la carica di capogruppo consigliare, non senza un certo dispiacere, svolgendo tale mansione con molta passione, proprio per stimolare la nascita del Pdl. Non sono stato però ascoltato, nonostante il nostro sindaco sia stato un delegato al congresso di Roma e nonostante il paese sia governato dal Pdl.

 

Alessandro Chizzini