Ad accendere i toni nella fine della campagna elettorale l’allarme lanciato da Francesco Cazzella (Io Sud). Interviene la Capone: “ una denuncia tutta interna al centrodestra”; la replica di Perrone: “Tipica tattica denigratoria di una sinistra disperata”
Le polemiche dell’ultima ora, o meglio dell’ultima settimana di campagna elettorale, navigano su temi particolari. Sollevate tout court nel pieno di una contesa che già era “pepata” di suo. Pensieri e parole sono di Francesco Cazzella, candidato di Io Sud-Grande Sud a sostegno del candidato sindaco Paolo Perrone. “Questa campagna elettorale -si legge sul sito del movimento meridionalista presieduto dalla senatrice Adriana Poli Bortone in una nota a firma di Cazzella- è l’emblema della realtà di crisi che sta vivendo la città di Lecce, così come l’intero Paese. Se prima le gente chiedeva uno spiraglio occupazionale o una casa dove poter alloggiare, oggi è portata ad esprimere la propria preferenza in cambio di qualche decina di euro. È il drammatico spaccato che sta emergendo prepotentemente in questa tornata elettorale e che è indicativo della grande sofferenza sociale”. Una preoccupazione, quella esternata dal rappresentante di Io Sud per il cittadino-elettore che “vendendo il voto si vende la propria libertà”.
Inutile sottolineare che una siffatta frase ha fatto presto il giro della città, negli ambienti della politica che attende il giudizio del popolo. Dopo l’invito del candidato sindaco del centro Luigi Melica che ha invitato Cazzella a sporgere denuncia in Procura è arrivata come una scure la reazione della candidata sindaco del centrosinistra Loredana Capone. “Cazzella di Io Sud denuncia tremende violazioni delle regole democratiche a Lecce -ha commentato dalla propria pagina di Facebook-. Qualsiasi persona di buon senso (soprattutto se candidata) sarebbe corsa in Procura a denunciare il tutto. Ma Cazzella non lo ha fatto e non lo farà. Volete sapere perché, secondo me? Perché questa denuncia che ha fatto sui giornali -scrive ancora Capone nella sua pagina del social network- è una denuncia tutta interna al centrodestra. Cazzella con questo articolo cerca di evitare che gli altri candidati delle liste che sostengono Perrone comprino voti. Noi ci rendiamo disponibili ad offrire assistenza legale gratuita a tutti coloro che vogliano denunciare”.
Dopo l’intervento degli appartenenti alla Gioventù leccese per Paolo Perrone (“A pochi giorni dalle elezioni amministrative invitiamo tutti i candidati al Consiglio comunale indifferentemente dal colore politico e dalla lista di appartenenza a denunciare pubblicamente chi compie queste schifezze”) arriva anche la replica del candidato sindaco del centrodestra Paolo Perrone: “Loredana Capone e la sua coalizione stanno dando il meglio di loro in questo ultimo scorcio di campagna elettorale. Sembra di vedere lo stesso film di cinque anni fa, quando il protagonista Antonio Rotundo, con la spropositata e diffamante uscita su Iskenia, tradì la bruciante consapevolezza del mancato sostegno dei leccesi. Oggi, a interpretare questa parte, si è calata Loredana Capone, che parla di voto di scambio, di promesse di denaro e di eventuale assistenza legale ai malcapitati. É questa la vera mancanza di rispetto nei confronti dei nostri concittadini: gli inganni e le strategie denigratorie che la sinistra puntualmente mette in campo quando sente odore di sconfitta; il malvezzo di gettare fango sugli avversari per guadagnare qualche punto percentuale. Condanno fermamente simili pratiche che Loredana Capone, non smentendo il suo vizio di salire in cattedra, sempre a caccia di ipotetici scandali, ha tutto l’interesse di affibbiare ai suoi avversari, non contemplando la possibilità che queste circostanze -se vere- potrebbero lambire la sua stessa coalizione. Questo modo di fare non ripaga. Quando il centrosinistra lo capirà sarà troppo tardi”.
Daniele Greco