Cerca

Via libera all’eolico offshore nel Salento

Il Comitato tecnico regionale per la valutazione ambientale ha espresso parere favorevole al primo parco eolico marino, che sorgerà di fronte al porto di Tricase

 
Prende il via un ambizioso progetto energetico. A 22 chilometri dalla costa di Tricase, a breve e comunque, entro il 2012, sorgeranno 24 torri eoliche, con turbine della potenza di 92 Mw. Il nulla osta definitivo è stato apposto in Regione nei giorni scorsi e sarà il primo in Puglia. Un buon tassello nel campo delle energie alternative e degli insediamenti energetici in mare aperto. Come spesso accade, non sempre si registra l’unanimità dei pareri (la Statale 275 docet) e montano le polemiche. Anche in questo caso gli ambientalisti di Puglia storcono il naso, poiché le pale eoliche sarebbero invasive. 
Il parco eolico di fronte al porto di Tricase sorgerà su piattaforme sommerse ancorate ad una profondità di 200 metri, sviluppandosi su di un’isola triangolare di cinque chilometri quadrati. Il progetto esecutivo griffato da Sky Saver, del costo di 162 milioni di euro, sarà realizzato con l’ausilio delle aziende salentine. Si parte dai basamenti ai corpi morti, dalle catene di ancoraggio alle pale. Nella città di Tricase si respira soddisfazione e sprizza gioia il consigliere comunale Carmine Zocco. “È il primo progetto nell’area mediterranea -spiega Zocco- varato con tecnologie particolarmente innovative e si integra perfettamente con la politica energetica della regione Puglia che favorisce la green economy. Se pensiamo a cosa ha partorito il centrodestra nazionale e regionale per la Puglia in tema di fonti energetiche, la differenza è abissale. Una centrale nucleare con sito ancora tenuto segreto e la trivellazione del mare con l’improbabile speranza di estrarre petrolio”. 
Insomma, il vento che soffia nel tacco d’Italia traccia nuove rotte sulla questione energetica e sul futuro delle energie rinnovabili. Una boccata di ossigeno dovrebbe arrivare anche dal problema occupazionale con manodopera, tutta salentina, da impiegare. E c’è chi sostiene l’utilizzo e l’impiego degli operai cassintegrati dell’Adelchi, che da un anno sono senza lavoro. I sindacati pare siano d’accordo, perché è veramente una ghiotta opportunità occupazionale per oltre 200 lavoratori. Certo è che un impianto eolico così grande richiede la presenza di personale nel territorio per la  manutenzione costante delle strutture. 
 
Giovanni Nuzzo