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Via Brenta, la GdF sequestra il conto svizzero di Buonerba

2 milioni e 800mila euro scoperti sul conto corrente dell’ex consulente giuridico della Poli Bortone e figura chiave nella vicenda dell’acquisto degli immobili per conto del Comune 
 
Per ora nessuno ha parlato di una tangente ma solo di un possibile collegamento tra i 2 milioni e 800mila euro scoperti sul conto svizzero del professore Massimo Buonerba e l’intricata vicenda dei palazzi di Via Brenta. Certo è che il professore, all’epoca dell’acquisto consulente giuridico di Adriana Poli Bortone, quel conto lo accese proprio nel 2000, anno in cui avvenne l’acquisto dei due palazzi per conto del Comune di Lecce. E sempre su quel conto, negli anni, il denaro continuò ad arrivare con regolarità. Un aspetto che per gli inquirenti prova in ogni caso la sua volontà di non farlo intercettare. 
Mentre a Palazzo Carafa viene dunque siglato l’accordo per uscire dal contratto di leasing sui palazzi di via Brenta, una vittoria personale per il sindaco Paolo Perrone, fiero di avere finalmente liberato le casse comunali da un giogo milionario, la Guardia di Finanza scopre dunque nuovi aspetti della vicenda. Sul conto di Buonerba, rintracciato e poi scandagliato nel corso dell’indagine tra Lecce e Lugano avviata dalla Procura, gli investigatori hanno trovato 2 milioni di euro depositati ed altri 800mila euro probabilmente trasferiti in Italia. 
Dai movimenti di questo  tesoro, custodito in Svizzera, così come di quelli di altri conti correnti, la Guardia di Finanza negli ultimi mesi ha cercato di ricostruire le possibili azioni dei principali protagonisti del caso di via Brenta. Caso in cui, secondo l’accusa, Buonerba avrebbe avuto un ruolo chiave, in quanto consulente dell’allora sindaco, nel truffare il Comune di Lecce. Nel decreto che dispone il sequestro dei fondi, la Procura ritiene “ragionevole” l’ipotesi di un collegamento tra quel denaro e la vicenda dei palazzi acquistati dal Comune, sindaco Adriana Poli Bortone, ad un prezzo ritenuto esorbitante rispetto al valore di mercato. 
Il legame tra Buonerba e gli altri indagati diventa evidente in alcune intercettazioni telefoniche dello scorso dicembre. Venuto a conoscenza del sequestro del proprio conto, Buonerba si sfoga con uno dei suoi interlocutori, esclamando “con la mia prudenza ho sempre operato cash, mica sono pazzo”. Intanto, venerdì prossimo approderà in Consiglio comunale la transazione con Selmabipiemme, la società proprietaria degli immobili che ha recentemente acconsentito a riportare il contratto di leasing ad un semplice contratto di affitto. Un passaggio chiave per l’accordo che potrà essere valido solo se sarà ratificato dall’assise cittadina. 
Il Consiglio è già fissato per venerdì 19 e nonostante l’eterna polemica tra maggioranza e opposizione -quest’ultima convinta che il Sindaco non possa tirarsi fuori dall’operato del precedente governo, avendone fatto parte- c’è da scommettere che sull’accordo si arrivi all’unanimità. Tornando all’affitto, Selma rinuncia infatti anche alle rate di leasing scadute a partire dal 31 dicembre 2011. Una somma di circa 5 milioni e mezzo di euro, su cui Palazzo Carafa non può certo permettersi di discutere. 
 
Alessandra Lupo