Al via il progetto artistico ideato da Mario Perrotta che si svilupperà, dal 30 settembre al 2 ottobre, dall’Adriatico allo Ionio attraverso performance teatrali, musicali e artistiche
Tutti gli uomini sono legati alle proprie radici. Ognuno le porta con sé, come membra immateriali sono preservate da rotture, disapprovazioni, distorsioni. Forse perché rappresentano il grembo da cui si nasce e ci appartengono come il nostro stesso sangue. Esistono le storie di chi fugge, di chi abbandona la propria terra e le proprie radici alla ricerca di un orizzonte migliore.
I salentini sono coscienti di questa realtà, poiché il Salento è da sempre terra di accoglienza, ma anche terra di partenza, di chi cerca altrove il proprio destino. L’arte, la musica, il teatro riescono a cogliere l’essenza di tutto ciò e comunicano attraverso il proprio linguaggio la vita e la disperazione di chi, ad esempio, abbandona grembo e radici perché obbligato dalla fame e da una società priva di mezzi. L’autore, regista e interprete leccese Mario Perrotta (nella foto), affermato sia nel panorama teatrale che televisivo con importanti contributi anche in ambito editoriale, ha proposto un interessante progetto artistico dal titolo Versoterra. Perrotta ha recentemente ottenuto un importante riconoscimento nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Premio Ubu 2015 come Miglior progetto artistico e organizzativo, Premio della Critica 2015 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per il progetto incentrato sull’artista Antonio Ligabue. Attualmente si presenta al pubblico salentino con Versoterra, progetto legato alla migrazione.
Il programma si svilupperà dal 30 settembre al 2 ottobre tra il centro storico di Lecce e le coste adriatica e ionica, e prevede diversi spettacoli dall’alba a mezzanotte, con il coinvolgimento di cinquanta artisti e artiste coinvolti con performance di teatro, musica, danza, fotografia, videomapping, incontri, laboratori e workshop, la “messa in scena” della fortunata trasmissione radiofonica “Emigranti Esprèss” e la prima nazionale dello spettacolo Lireta.
Start il 30 settembre: alle 21 ad Acquaviva di Marittima (frazione di Diso) è prevista la prima nazionale di Lireta – a chi viene dal mare, spettacolo scritto e diretto da Perrotta e unico appuntamento a pagamento. L’attrice Paola Roscioli, accompagnata da Laura Francaviglia (chitarra) e Samuele Riva (violoncello), sarà la protagonista nei panni di Lireta Katiaj, donna albanese che ha provato in prima persona l’esperienza dell’immigrazione. L’idea del progetto è nata da un lato grazie alla storia di questa donna, dall’altro dalla foto impietosa di quel bambino, Aylan Kurdi di tre anni, ritrovato morto e riverso col volto nella sabbia sulla spiaggia di Bodrum nel settembre 2015.
Le giornate di sabato 1 e domenica 2 ottobre inizieranno all’alba (alle 5.45) presso il piazzale esterno dell’ex Centro di Permanenza Temporanea “Regina Pacis” di San Foca. Alle prime luci dell’alba arriveranno migranti con le loro storie di partenze; dalle 17.15 si attenderà il tramonto nella baia di Porto Selvaggio. Il sole si dissolverà sulle acque del mare Ionio e, nella scia di luce che resta, ombre umane riemergeranno tra la pineta e il mare con le loro storie di approdi. Il pubblico sarà avvolto dalle speranze, dalle attese e dalle delusioni di tanti possibili approdi e ascolterà il racconto del nostro mondo così come non lo abbiamo mai pensato, perché diversi sono gli occhi di chi lo guarda e lo racconta. Scopriremo così quale esito hanno avuto le vite incontrate all’alba sull’Adriatico.
Info: www.versoterra.it.
Gian Piero Personè – foto di Luigi Burroni