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Verso una nuova Giunta a Palazzo Carafa?

Un incontro tra il primo cittadino ed i coordinatori provinciali del Pdl, Cosimo Gallo e Saverio Congedo, potrebbe portare ad una soluzione politica, o almeno far capire se Natale porterà in regalo alla città una nuova Giunta oppure no

 

Se il sindaco Paolo Perrone (nella foto) sembrava a suo agio con la squadra a dieci di questi mesi, ovvero da quando la Poli Bortone, Battista e Martini, sono stati “licenziati” perché ormai fuori del PdlL, ai gruppi consiliari la questione non piace affatto. Logiche di risparmio o meno, l’esecutivo leggero e funzionale, scontenta infatti gli aspiranti assessori e i loro gruppi consiliari che potrebbero così far entrare in Consiglio gli altri non eletti, tenuti nel cassetto ormai da mesi. Per questo, l’incontro tra i consiglieri di maggioranza e i coordinatori, che si è tenuto nella sede dell’ex Forza Italia, è servito quantomeno a verificare se i mal di pancia stessero per diventare cronici oppure se ancora la situazione fosse sotto controllo. Alla fine dell’incontro, confermata l’unità nel Pdl e sotto il segno di Perrone. “L’adesione dei consiglieri al nuovo partito è di 24 su 24, quindi del 100%”, dichiara soddisfatto Cosimo Gallo. “Ma dall’incontro è anche emerso il bisogno di mantenere un filo diretto tra chi siede in aula e chi guida i partiti”, ha aggiunto il suo vice, Saverio Congedo.
Sul tappeto ci sono, infatti, aspirazioni considerate più o meno legittime e anche rapporti ormai logorati, come quello tra La Città e l’assessore alla Polizia Municipale, Lucio Inguscio. La maretta tra Inguscio ed il gruppo di Coclite, Mele e Signore andava avanti da parecchio. L’allontanamento dell’assessore dai mantovaniani in Consiglio comunale è databile già alle ultime provinciali, quando qualcuno vociferava che i forti contrasti interni avessero mandato Inguscio dritto dritto dalla Poli, fino ad appoggiarla al primo turno. Al secondo turno, invece, l’assessore sarebbe rientrato nelle righe del Pdl grazie all’intervento di Raffaele Baldassarre, motivo per cui oggi dagli ex An viene ritenuto una specie di “neo-ex-azzurro” e al suo posto vedrebbero volentieri Gigi Coclite. Il sindaco non sembra tuttavia intenzionato a mandare a casa l’assessore, ricalcando il comportamento tenuto nei confronti di Attilio Monosi, durante il suo abbandono dell’Udc ed ingresso ne La Puglia prima di Tutto.
A scaldare i motori ci sono poi i tre da tempo indicati per l’ingresso in Giunta. La superblindata Nunzia Brandi, anche grazie alle quote rosa di cui l’esecutivo Perrone è deficitario, Gaetano Messuti e Damiano D’Autilia. Ma la lista si allunga con Wojtek Pankiewicz, passato in maggioranza nella scorsa primavera, Daniele Montinaro passato al centrodestra dopo aver abbandonato il Pd ed infine Roberto Martella, ex An che nella scissione Perrone-Poli scelse senza troppe esitazioni di schierarsi col sindaco.
Per loro a contare saranno i criteri di valutazione che si deciderà di adottare. Se si ragiona per gruppi, La Città avrebbe diritto a chiedere l’ingresso di Coclite, visto che Brandi e Messuti provengono dall’ex Forza Italia, se invece si ragiona come membri del Pdl allora avrebbe più senso una rotazione interna e magari l’ingresso di voci nuove come quella di Pankiewicz. Stessa solfa per D’Autilia. Esattamente come Monosi ex Udc ed ora ne La Puglia Prima di Tutto, formazione già presente nella squadra di governo.
Insomma, dopo le grane politiche con Io Sud e poi quelle amministrative, prima tra tutte via Brenta, per Perrone sembra arrivato il momento di affrontare la rimodulazione dell’esecutivo sinora rimandata. Un esecutivo snello ma non azzoppato aveva più volte fatto capire il sindaco, anche nelle ormai consuete conferenze stampa che illustrano alla città le delibere approvate. Tuttavia, per tenere insieme la nuova maggioranza che governa Palazzo Carafa, potrebbe essere arrivato il momento di dare una limata agli equilibri politici sottostanti.

 

Alessandra Lupo