Cerca

Verdi di paura

Il timore per l’infezione da parte del batterio killer Escherichia coli sta avendo un effetto devastante sul mercato agricolo. Da Lecce Giuseppe Politi, presidente della Confederazione Italiana dell’Agricoltura, ha chiesto alla Comunità europea interventi urgenti 
 
“È il momento dell’unità per il settore agricolo che rischia altrimenti di soffocare per i tanti problemi congiunturali, non ultimo quello del batterio killer”. A dirlo, in una dettagliata relazione, il presidente della Confederazione Italiana dell’Agricoltura Giuseppe Politi nel suo intervento durante la due giorni nazionale svoltasi al Castello Carlo V di Lecce. 
La quinta Conferenza economica dell’Agricoltura era un appuntamento molto atteso per gli addetti ai lavori, desiderosi di fare il punto in un settore ancora trainante ma lacerato da vicissitudini senza fine. Non ultimo appunto l’epidemia di Escherichia coli  che ha diffuso un panico incontrollato nei confronti della produzione agricola, anche pugliese: “Purtroppo, anche in questi giorni -ha spiegato Politi- dobbiamo registrare l’ennesima emergenza alimentare, di cui i nostri agricoltori non sono affatto responsabili, ma pagano un conto pesantissimo. La scarsa informazione, le notizie contraddittorie che si sono rincorse sui media europei, la psicosi che si è generata tra i consumatori e il conseguente crollo delle vendite di frutta, verdure e ortaggi (che in poco meno di dieci giorni è arrivato a un meno 20%) ha inferto un pesante colpo sia alle imprese agricole che a quelle agro-industriali, senza contare i riflessi negativi per l’intero indotto che ruota attorno al sistema ortofrutta. A due settimane dai primi casi di intossicazione in Germania, registriamo un danno economico per il settore di oltre 150 milioni di euro (blocco dell’export, distruzione del prodotto, caduta dei consumi). A cui vanno aggiunte le ricadute sull’occupazione, con migliaia di posti di lavoro a rischio, se tutta la vicenda non si chiarirà al più presto”. 
Sul tema non a caso era intervenuto l’assessore alle Politiche agricole della Regione Puglia, Dario Stefàno cercando di esprimere una parola rassicurante sulle produzioni locali: “Frutta e verdura pugliesi sono sicure, si possono consumare con la tranquillità di sempre. Dopo le garanzie del Ministero della Salute che ha sottolineato l’assenza di casi registrati nel nostro Paese e di segnalazioni di infezioni da parte di questo ceppo di batterio Escherichia coli, sia nella popolazione italiana residente che nei turisti provenienti dalla Germania, e a seguito della non ancora accertata origine del batterio, è da ritenersi infondato l’allarmismo che si sta diffondendo e che attribuisce impropriamente la causa ai produttori ortofrutticoli”. 
L’incerta diffusione dell’epidemia ha, nei giorni scorsi, fatto nascere il timore che la scarsa igiene possa derivare anche dall’utilizzo di acque non adatte all’irrigazione: “I controlli effettuati dagli enti preposti -ha spiegato Stefàno- e le pesanti sanzioni per gli eventuali trasgressori, ci danno certezza sulla provenienza delle acque di irrigazione in Puglia e scongiurano qualsiasi ipotesi di utilizzo di acque di fogna, ritenute a rischio proprio per la eventuale presenza del batterio Escherichia coli. Ad ulteriore garanzia ci sono anche aspetti tecnici che impediscono l’uso di acque di tale provenienza, legati all’intasamento immediato dei filtri utilizzati per i sistemi di irrigazione a micro portata, adottati ormai da tutti i produttori pugliesi di ortaggi e frutta”. Per l’assessore Stefàno l’impiego di sistemi di certificazione per i prodotti di qualità su cui la Puglia sta investendo e per i quali sono previsti controlli rigidi, “consente di garantire sulla sicurezza e sulla qualità dell’ortofrutta pugliese”.