La lotta al virus dell’influenza A H1N1 è cominciata da qualche giorno. Ammonterà infatti a circa un milione e 160mila il numero totale delle di dosi che il Ministero fornirà per le vaccinazioni ai dipartimenti di Prevenzione della Asl delle Regioni e riservate comunque agli operatori specializzati e alle categorie individuate dall’Istituto Superiore di Sanità e cioè persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa: personale sanitario e socio-sanitario; personale delle Forze di pubblica sicurezza e della Protezione civile; personale che assicura i servizi pubblici essenziali come donatori di sangue periodici; donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza; persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni.
Per determinare gli individui da sottoporre a vaccino si agirà di concerto con l’anagrafe sanitaria, i medici di base e gli specialisti e la comunicazione diretta alla popolazione. I sintomi sono simili a quelli classici dell’influenza: febbre ad esordio rapido, tosse, mal di gola, malessere generale, sonnolenza. Alcune persone possono manifestare anche raffreddore, nausea, vomito e diarrea. Come per l’influenza classica sono possibili complicazioni gravi, quali la polmonite e, in qualche caso anche il decesso. L’influenza non viene trasmessa attraverso il cibo non vi è alcun rischio di infezione attraverso il consumo di carne suina cotta o prodotti a base di carne suina. Dal 27 luglio al 27 settembre i casi di influenza accertati in Puglia sono stati 474, di cui 142 confermati e 156 ospedalizzati. Contemporaneamente è in distribuzione il vaccino per l’influenza stagionale: la dose si potrà acquistare in farmacia e verrà inoculata dal medico di famiglia. Chi si sottopone alla vaccinazione per la stagionale, se rientra tra le categorie a rischio e vorrà tutelarsi contro l’influenza suina, potrà anche sottoporsi anche a quella contro il virus H1N1.