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Ottobre, temperature in caduta libera

Mai come quest’anno, la classica frase “Non ci sono più le mezze stagioni” ha trovato riscontro nella realtà. Prova ne sia l’andamento climatico di questo “strano” mese di ottobre 2009, che in pieno autunno meteorologico e astronomico prima ci delizia con una settimana dai connotati di fine estate con tanto sole e temperature prossime a +30°C poi, nell’arco di 48 ore, ci sprofonda nell’autunno inoltrato, anzi, ad inizio inverno visto che le temperature massime sono state dell’ordine di +12/13°C e le minime sotto i +10°C, accompagnate da intensi venti freddi settentrionali, piogge e temporali. Tutto ciò a causa dell’incursione di aria fredda artica che attraverso la Russia, passando dai vicini Balcani, ha investito gran parte dell’Italia significatamente il versante Adriatico e, ovviamente, il nostro Salento costringendo, altres, l’Anticiclone delle Azzorre a ritirarsi ad ovest sull’Atlantico e quello africano a retrocedere verso Sud.
Il Mediterraneo centro-orientale è diventato così terra di conquista da parte delle depressioni nord-atlantiche e artiche che, seppure stazionano sui luoghi di origine, non trascurano nessuna occasione per partire all’attacco del nostro Paese, infliggendogli un duro colpo in termini di stabilità atmosferica. Se a ciò si aggiungono le elevate temperature pre-esistenti (col caldo aumenta l’energia in campo: alla minima infiltrazione di aria fresca, si innescano fenomeni violenti), ecco che le conseguenze climatiche diventano estreme, come accaduto in questa settimana, appunto. Ma cosa sta succedendo al nostro clima? Esiste ancora il clima Mediterraneo sinonimo di clima temperato caldo, generalmente privo di grandi eccessi? A livello popolare, si tende a pensare che il nostro Paese debba essere una sorta di terra felice, immune da qualsiasi estremo meteorologico ma, ahimè, gli ultimi avvenimenti climatici hanno messo a dura prova anche questo dogma. Tutto ciò è normale? Non è forse il segno che il Global Warming (Riscaldamento Globale) sta rendendo davvero più violenti i fenomeni meteorologici?

 

Luigi Merico