L’ennesima frode subita da una anziana di Maglie fa scattare l’allarme su un fenomeno purtroppo in aumento come confermato anche dalle Forze dell’Ordine
È fruttata 500 euro la frode messa segno nei giorni scorsi ai danni di una pensionata magliese. Il cliché utilizzato non è nuovo: l’autore della truffa, descritto come un ragazzo di bella presenza, ha cercato infatti, con successo, di carpire la buona fede della vittima. L’approccio è avvenuto nella maniera più naturale possibile, nel parcheggio antistante un supermercato situato nella periferia ovest della città. “Ehi, signora -avrebbe cominciato il truffatore-. Tu non sei la nonna di Giovanni?”. Spaesata dall’essere apostrofata direttamente in quel modo da uno sconosciuto, l’anziana donna ha ammesso la parentela permettendo così al malintenzionato di iniziare una conversazione del tutto inventata: “Ho riparato il computer di Giovanni e aspetto che mi saldi i 2.500 euro. Non è che potresti sollecitare tuo nipote?”. Sempre più incredula, la povera pensionata ha provato a rispondere ma è stata preceduta dal giovane che, composto velocemente un numero al telefonino, ha fatto finta di chiamare proprio Giovanni: “Ehi, guarda che qui c’è tua nonna. Che faccio? Te la passo?”. A quel punto sempre incerta, l’anziana donna ha accostato l’orecchio alla cornetta, percependo indistintamente delle frasi che la invitavano a saldare il conto “tanto poi stasera ci vediamo”.
Il dubbio, a quel punto, si è fatto consistente e la paura di non poter aiutare il proprio nipote è diventata molto forte: “Se vuoi i soldi dobbiamo spostarci a casa mia perché qui ho pochi spiccioli”, ha aggiunto la nonna. Senza rendersi conto del grave rischio corso l’attempata donna si è recata, accompagnata dal malvivente, nella propria residenza dove ha provveduto a consegnare “solo” cinquecento euro, il frutto della pensione ritirata da pochi giorni. Dileguatosi l’imbroglione e chiamato il nipote al telefono la verità è venuta fuori con tutta la sua drammaticità. Anche i carabinieri, ricevuta la denunzia della vittima, hanno sottolineato come i casi di truffa, specialmente verso gli anziani, sono in aumento e che le speranze di recuperare il denaro sono molto poche. Nell’avversità, la considerazione che la vicenda si sarebbe potuta concludere molto peggio, magari con un aggressione fisica, che per fortuna non si è verificata.