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Gentile direttore,

ho letto con interesse il numero della scorsa settimana del suo giornale dedicato alla scuola ed alla riforma. Mi riallaccio in parte a quel discorso, per porre in evidenza un altro problema, legato alla scuola stessa, anche se da un altro punto di vista. Il problema di cui voglio parlarle sono i costi dell’istruzione per le famiglie.
Sono padre di due ragazze, una iscritta al liceo classico e l’altra allo scientifico. Quest’anno, come del resto in passato, l’acquisto di libri e materiale scolastico ha rappresentato un vero e proprio salasso per la mia famiglia. Tra libri, quaderni e altro ho speso circa 600 euro (per ora!). Credo che completando tutti gli acquisti necessari, arriverò facilmente ai mille euro: uno stipendio.
È a mio parere inaccettabile che l’istruzione dell’obbligo (e sottolineo dell’obbligo) debba comportare dei costi tanto ingenti. I libri sono sempre più cari e lo stratagemma di lanciare ogni anno nuove edizioni, falsamente aggiornate, impedisce spesso il ricorso all’usato. Credo che sia necessario intervenire, un po’ a tutti i livelli, ma soprattutto sulle case editrici, evitando da un lato gli sconsiderati aumenti di prezzo (siamo o no in un periodo di recessione?), dall’altro il ricorso indiscriminato e, nella gran parte dei casi ingiustificato, allo strumento delle “edizioni aggiornate”.
Credo che questa mia lettera incontrerà l’approvazione di chiunque abbia dei figli iscritti a qualsiasi classe di studio, dalla scuola primaria a quella secondaria. La saluto cordialmente

 

Lettera firmata