Nel corso di un incontro voluto dal Sindacato Autonomo di Polizia sono emerse le criticità strutturali dell’edificio, che richiede interventi urgenti di restauro
La sicurezza è una delle voci principali con cui si definisce la qualità della vita in un territorio così come in un edificio. Le strade, i luoghi pubblici così come gli uffici devono essere necessariamente puliti, efficienti, e, come detto, sicuri. Questo è tanto più vero quando i luoghi di lavoro sono quelli della questura e la sicurezza è quella del pubblico così come di chi passa intere giornate in quell’edificio. Nei giorni scorsi il Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) ha avuto un confronto con il questore di Lecce, Pierluigi D’Angelo, e il vicario, Nicola Miriello. Hanno fatto parte della delegazione sindacale il segretario nazionale, Francesco Pulli, e quello provinciale, Carlo Giannini.
Oggetto dell’incontro sono state proprio le condizioni dell’attuale sede della Questura leccese in viale Otranto dove nei giorni scorsi sono caduti calcinacci da alcuni solai. “Nel corso del sopralluogo allo stabile -spiegano dalla segreteria del Sap- si è preso atto delle nostre segnalazioni e si è immediatamente attivato l’iter per il ripristino dei solai del secondo piano e lo spostamento dell’Ufficio del primo piano”. L’obiettivo del Sap è quello di ottenere una nuova sede più adeguata ai tempi e alle esigenze attuali: “Da anni facciamo la nostra parte manifestando periodicamente su media e in strada per ottenere uno stabile nuovo e idoneo per il personale e continueremo a farlo -fanno sapere dal direttivo del sindacato-. La Questura si presenta come un edificio in condizioni precarie da tempo immemorabile e questo non è più accettabile. L’ultimo piano, dove si trovavano gli alloggi, è inaccessibile da anni per cedimenti di solai e la ristrutturazione, mai avvenuta, non è ancora possibile per assenza di fondi dalla Provincia. Il secondo piano, è caratterizzato da improvvisi crolli di solaio che solo per fortuna non hanno cagionato lesioni al personale. Il seminterrato ha locali a dir poco insalubri; qui sono ubicate le segreterie delle organizzazioni sindacali. Al primo piano -concludono- la stanza aperta al pubblico, adibita a Ufficio oggetti rinvenuti e Cessioni fabbricati, non è idonea e salubre per l’attività lavorativa”.
Fabio Antonio Grasso