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Amministrative 2017, ancora nessun candidato all’orizzonte

Se si esclude Tommaso Prima, sostenuto dalla lista “Lecce mia”, per il qual è in corso la raccolta delle firme necessarie, né il centrodestra né il centrosinistra hanno annunciato candidati ufficiali alla carica di sindaco 

 

In città sono già spuntati i primi nominativi di coloro che potrebbero essere i protagonisti della prossime elezioni amministrative, in programma nella primavera 2017. Sembrerebbe presto parlare di tali questioni, invece l’argomento pare essere molto scottante, soprattutto per il fatto che il sindaco uscente non potrà candidarsi per la terza volta e quindi deve cedere lo scranno più alto ad un nuovo primo cittadino. 

Il popolo leccese sembra abbastanza indeciso se considerare i punti di forza dell’attuale Amministrazione e quindi riconfermare la fiducia oppure far leva sulle debolezze e le questioni irrisolte. La popolazione sente la necessità di una ventata nuova e fresca, cioè di una squadra di amministratori che punti alla soluzione delle criticità e la valorizzazione delle potenzialità. È ancora in corso il dibattito in seno al centrodestra e al centrosinistra per promulgare i nomi di chi dovrà giocarsi questa importante partita. Sono stati avanzati diversi nomi: da Roberto Marti Attilio Monosi per il centrodestra, a Sergio Blasi per il centrosinistra che ha incassato anche il dietrofront di Alfredo Prete, ma per il momento nessuna certezza. Tuttavia, è chiara la necessità dei leccesi di rinnovare la classe politica con volti nuovi, con persone preparate e che possano amministrare degnamente la cosa pubblica. 

A suffragio di questa necessità ecco che Tommaso Prima, sostenuto dalla lista “Lecce Mia” vorrebbe contendersi la fascia tricolore. La lista è composta da cittadini delle case popolari della periferia leccese, da persone invalide e da disoccupati. Probabilmente è stato ritenuto questo il mezzo più incisivo per far giungere la voce di chi dimora in periferia e che spesso affronta difficoltà maggiori rispetto ai cittadini del centro. Belpaese spesso ha affrontato il problema della sporcizia, dei rifiuti, della presenza di barriere architettoniche per chi è diversamente abile. Tommaso Prima fa parte del “Pronto soccorso dei poveri” e del “Comitato difesa diritti persone obese”, associazioni che nel corso degli anni si sono spese per la difesa delle persone più deboli e in difficoltà. 

I punti che faranno riflettere gli elettori, oltre al problema dei rifiuti, è sia il discutibile progetto fallito della candidatura di Lecce come capitale della cultura 2019 sia la gestione del turismo. Non mancheranno le considerazioni in merito alle poco sufficienti misure per ridimensionare l’abusivismo, alla pioggia di multe che ogni giorno colpisce i cittadini correlata alla mancanza di parcheggi, al sistema del trasporto urbano, filobus compreso, ai ritardi per la consegna del teatro Apollo, alla poco chiara gestione del traffico nel centro storico. Amministrare una città come Lecce non è semplice, chi vorrebbe amministrarla deve tener conto della voce dei cittadini e tale voce non dev’essere ascoltata solo in campagna elettorale, ma soprattutto a fiducia accordata. 

 

Gian Piero Personè