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Un occhio “invisibile” a guardia della città

Finalmente al via a Lecce i lavori per attivare cinquanta telecamere di sorveglianza nel centro storico cittadino 
 
Il “Grande fratello” a guardia della città. Cinquanta ‘occhi discreti’ che, grazie al finanziamento del Pon Sicurezza di oltre 2 milioni di euro, saranno installate a breve in alcuni punti del centro cittadino. Per l’esattezza entro due mesi, come fa sapere Antonio Monfreda, responsabile della Site Spa, la società che si è aggiudicata l’appalto del Ministero per l’Interno. La scorsa settimana, infatti, il Comune di Lecce ha rilasciato l’autorizzazione e già in questi giorni dovrebbero iniziare i lavori di sistemazione dei cavi per le fibre ottiche. 
In realtà, il progetto è partito due anni or sono, ma ha subito un’infinità di rallentamenti a causa di intoppi tecnici e burocratici: prima l’aumento del numero delle videocamere rispetto al progetto originario (passate da 32 a 47 e poi ancora a 50); poi la mancanza delle autorizzazioni dei nove cittadini privati proprietari degli immobili e dei muri dove andavano installate le telecamere; infine l’attesa per l’autorizzazione della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici. Proprio quest’ultima ha creato gli intoppi più grossi, per la preoccupazione che le telecamere rischiassero di deturpare l’aspetto del centro storico. La Soprintendenza, rappresentata dall’architetto Giovanna Cacudi, ha dato il via libera solo dietro la garanzia che gli apparecchi installati sarebbero risultati praticamente invisibili. Per questo motivo, le telecamere, alte 40 centimetri e con un diametro di 22, somigliano a delle grosse lampadine scure che verranno nascoste sotto i pastorali, cioè le lampade della pubblica illuminazione, così da essere armonizzate al resto dell’arredo urbano e non risultare visibili. Una simulazione grafica sull’assetto finale delle telecamere, prodotta dalla stessa ditta appaltatrice, è riuscita a fugare gli ultimi dubbi della Soprintendenza.
Entro due mesi, dunque, potrà schiudersi l’occhio elettronico, che avrà il compito di vigilare su un’area compresa tra la chiesa di Sant’Angelo, piazzetta Baglivi, via delle Bombarde e via Principe di Savoia (zona dove si sono ripetuti con frequenza numerosi atti di vandalismo) e di sorvegliare gli ingressi di alcuni edifici pubblici.
Giorgio De Matteis