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Troppi furti nelle marine, ma la vigilanza spetta al Comune

Quindici furti e una tentata rapina in quindici giorni: questi i numeri della sola marina di Torre Chianca. Una situazione insostenibile per chiunque. I dati hanno fatto sollevare le proteste dei cittadini e Daniele Biasco, presidente dell’Associazione Marina di Torre Chianca, ha già inoltrato formale esposto in Questura recandosi in più in Prefettura e dal Sindaco Perrone per chiedere un incontro ufficiale sulla grave questione. “Sono sempre di più i cittadini leccesi che vivono tutto l’anno nelle marine -ha dichiarato Andrea Guido (a destra nella foto), assessore comunale alle Politiche ambientali-. Occorre che la Prefettura disponga immediatamente un piano d’azione per rispondere con forza e tempestivamente a questa ondata di criminalità. Proporrò al Prefetto di avvalersi dell’aiuto delle forze armate presenti in città affinché possano pattugliare, almeno per un periodo di tempo circoscritto, le marine leccesi durante la notte”. 

Giuseppe Albanese, presidente dell’Associazione Tutela Ambiente, Animali e Protezione Civile, ha tuttavia ricordato che Torre Chianca, Spiaggia Bella e Torre Rinalda fanno parte del Parco di Rauccio, un Parco Regionale istituito con la Legge Regionale n. 25 del 23.12.2002, la quale prevede che “la sorveglianza sull’osservanza degli obblighi e dei divieti previsti è affidata all’Ente di gestione (il Comune), che la esercita attraverso l’utilizzo del proprio personale di sorveglianza”. Spetta dunque al Comune di Lecce utilizzare Polizia municipale e ispettori ambientali appositamente nominati per garantire l’igiene e la sicurezza delle marine. 

 

Fabio Antonio Grasso