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Tribunale: fonici, trascrittori e stenotipisti forensi in sciopero domani

Impiegati nel servizio di documentazione degli atti processuali chiedono l’internalizzazione. Una mobilitazione nazionale che a Lecce vedrà anche un sit-in davanti la prefettura

Nuovo sciopero di fonici, trascrittori e stenotipisti del Tribunale. Domani, martedì 19 marzo, lavoratrici e lavoratori incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro su tutto il territorio nazionale. A Lecce è in programma anche un sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 9.30 alle 12.30, al quale sono stati invitati a partecipare anche il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, Antonio Tommaso De Mauro, ed i consiglieri dello stesso Ordine, come gesto di solidarietà verso una componente essenziale del sistema Giustizia. Sarà presente anche una rappresentanza della Fp Cgil Lecce, sindacato che tutela i cancellieri del Tribunale.

Nel 2024 è la seconda volta che si ferma il personale coinvolto negli appalti del servizio di documentazione degli atti processuali. Già il 18 gennaio i lavoratori avevano incrociato le braccia per partecipare alla manifestazione di piazza Cavour a Roma. Stavolta la protesta sarà diffusa sul territorio e riguarderà circa 1.500 persone, tra cui una ventina a Lecce.

Da decenni il Ministero della Giustizia ha esternalizzato il servizio e l’appalto è stato aggiudicato da aziende che applicano il contratto collettivo pulizie e multiservizi. Le organizzazioni sindacali si battono per chiedere un tavolo permanente di contrattazione con il Ministero della Giustizia, garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e salariali dell’appalto e soprattutto l’internalizzazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori.

“È ora di mettere fine alla precarietà che vivono questi lavoratori – spiega Emanuele Sozzo, segretario provinciale della Filcams Lecce -. Occorre offrire loro condizioni di lavoro migliori e riconoscere l’importanza e la delicatezza del servizio che svolgono con competenza e professionalità per il bene della collettività. Tra i lavoratori il clima è molto teso. Da anni chiedono il superamento della precarietà dell’appalto. Il Ministero della Giustizia però non dà alcuna risposta, né sull’internalizzazione, né alle richieste d’incontro, né per fugare i dubbi sui tagli alla Giustizia previsti nella Legge di Bilancio: il timore è che con l’avvicinarsi della scadenza dell’appalto, possano esserci ripercussioni sui livelli occupazionali e salariali di fonici, trascrittori e stenotipisti”.

La questione si incrocia con quella dei cancellieri del Tribunale, difesi dalla Fp Cgil Lecce, che parteciperà al sit-in di domani con una sua delegazione. La riforma Cartabia, infatti, prevede la videoregistrazione delle udienze penali, affidando il compito ai cancellieri, ma in tal modo ingolfando l’attività degli stessi. “Da tempo – dice Giovanni Cagnazzo, coordinatore Giustizia della Fp Cgil Lecce – la Fp Cgil propone al Ministero di affidare tale mansione ai fonici, trascrittori e stenotipisti, auspicando in tal modo l’internalizzazione del personale oggi in appalto. Purtroppo anche su questo aspetto non abbiamo ottenuto alcuna risposta”.

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