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Tempi duri per “fungaroli” e cacciatori di frodo

Continuano i controlli della Polizia municipale per contrastare la raccolta illecita di funghi nel Parco Regionale di Porto Selvaggio

 

Domenica scorsa l’assemblea regionale dei circoli di Legambiente ha elogiato l’operato della sezione neretina. Nei tre mesi estivi i volontari di Legambiente Nardò, coadiuvati  dalla Polizia municipale e dalle Guardie forestali, si sono efficacemente adoperati come guide ambientali turistiche, conducendo, al contempo, una fondamentale campagna di sensibilizzazione anti incendio e fornendo ai turisti informazioni utili per una corretta fruizione del Parco regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Tale importante riconoscimento, fortunatamente, è stato interpretato come un ulteriore stimolo a perseverare in questa opera di tutela, difesa e salvaguardia del territorio. Non solo le folle balneari, infatti, costituiscono un potenziale pericolo per l’ecosistema del parco. Nel periodo autunnale ed invernale, i cacciatori di frodo e i raccoglitori di funghi rappresentano un problema altrettanto insidioso per la flora e la fauna locale.
La legge istitutiva del Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano vieta espressamente l’attività di raccolta di qualsiasi specie vegetale, tra cui funghi e tartufi, indipendentemente dal patentino di raccolta. Chi infrange tale legge incorre in una sanzione amministrativa pari a 51,64 euro per ogni chilo o frazione di chilo di vegetale illecitamente raccolto. Tuttavia, sembra che tali provvedimenti legislativi non bastino a scoraggiare i “fungaroli”. Proprio per questo è necessario portare avanti una capillare azione di pattugliamento della zona, come di fatto sta accadendo in questi giorni. I risultati sono già apprezzabili: oltre una decina di raccoglitori “abusivi” sono stati fermati e sanzionati nelle scorse settimane, con relativo sequestro dei funghi. Come dichiarato da Giuseppe Tarantino, assessore alla Polizia locale, “l’azione di controllo e tutela continua in modo sistematico. La stagione micologica richiede, infatti, un’attenta e costante opera di vigilanza, che stiamo espletando attraverso delle apposite pattuglie di vigili urbani dislocate nel Parco di Porto Selvaggio. I risultati sono manifesti e testimoniano, materialmente, l’importanza del nostro operato”.

 

Alessio Palumbo