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“Sud Salento Bici tour”, a rischio i finanziamenti per il progetto

Il programma dei percorsi ciclo turistici potrebbe saltare se non si forniranno i chiarimenti richiesti dalla Regione. I nuovi elaborati tecnici sono pronti già da un anno, ma restano ancora chiusi nel cassetto 
 
Un bellissimo piano di lavoro per valorizzare e rendere fruibile il territorio è stato presentato lo scorso anno, al fine di mettere in rete le piste ciclabili. L’approvazione della graduatoria definitiva dei progetti ammissibili e finanziabili è stata pubblicata nell’ottobre 2010.  Il progetto “Sud Salento Bici Tour” è stato ammesso per l’intero importo richiesto (317.602 euro) e si è collocato al quarto posto in graduatoria regionale.
Il progetto era stato elaborato e presentato dal Consorzio Intercomunale “Capo Santa Maria di Leuca” attraverso avviso pubblico per collegare le aree urbane e il territorio rurale. Il contributo è stato erogato grazie ai fondi  FESR 2007/2013 (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e all’iniziativa aderirono diversi partner del territorio di Tricase, tra associazioni, aziende agrituristiche, Bed and breakfast, confederazioni di agricoltori, titolari e gestori di masserie. 
Il piano, elaborato e presentato dalla dottoressa Elisabetta Achiardi e dal geometra Pietro Arseni, rispettivamente incaricati dal Consiglio di amministrazione del Consorzio “Capo Santa Maria di Leuca” e puntualmente trasmesso alla Regione Puglia per l’approvazione, aveva ad oggetto la realizzazione e messa in sicurezza di percorsi ciclo turistici con annesse Aree di sosta attrezzate  per il territorio dei Comuni di Tricase e di Alessano. Un percorso di circa 5 km era denominato “Sette Piccole Paiare”, sito all’interno dell’Area Parco, con  area sosta attrezzata, parcheggio auto,  noleggio bici ed info point presso la Chiesa Nuova (meglio conosciuta come la “chiesa del Diavolo”). Un’altra area attrezzata con spazi per bambini e picnic era stata individuata in una suggestiva pineta poco lontano dalla chiesetta della Madonna di Loreto. 
Un altro percorso, denominato “Sette Grandi Paiare”, di circa 9 km doveva collegare la “chiesa del Diavolo” e attraverso gli uliveti dell’entroterra lambire il bellissimo litorale di Tricase Porto per poi ritornare verso il centro città, passando sempre  dall’area di sosta attrezzata nei pressi della chiesetta della Madonna di Loreto. Ancora, un altro percorso denominato “Le Vallonee” (o Lizza castagna), di circa 10 km, a cui poter accedere in continuità dai percorsi precedenti o anche assumendo -a punto di partenza- un’altra area sosta attrezzata, con parcheggio auto, nolo bici ed info point, presso l’azienda agrituristica denominata “Gli Ulivi”. 
Da quest’ultima area di sosta si potrebbe poi prendere la direzione del Boschetto delle Vallonee, un’area Sic (Sito di interesse comunitario) di notevolissimo pregio, unico spazio areale monofitico dell’Europa Occidentale, con oltre 60 esemplari di quercia Vallonea. In zona dovrebbe essere poi allestito anche uno spazio benessere con percorsi ginnico-ricreativi. Infine, un altro percorso denominato “Le Matine”, di circa 8 km, che dal rione di Santa Eufemia si allungherebbe verso Alessano sino all’insediamento rupestre di Macurano, a poca distanza dal Centro di Educazione Ambientale detto il “Massarone”, e  dalla chiesetta rurale di Santa Barbara. 
Dall’ammissione definitiva a finanziamento del progetto è passato più di un anno. Nel frattempo il Consorzio Intercomunale “Capo Santa Maria di Leuca” si è sciolto ed il progetto è passato nelle mani del Comune di Tricase, giusta delibera di Giunta con accordo di programma per la realizzazione del progetto. La Regione Puglia ha richiesto dei chiarimenti e dei nuovi elaborati tecnici. A quanto è dato di sapere, tutto è pronto nello studio del geometra Arseni da circa 10 mesi, ma nessuno si muove e i cittadini si chiedono se il Commissario prefettizio abbia intenzione di dar corso al progetto.
 
Giovanni Nuzzo