I componenti del comitato “Cambiamo Aria” hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il numero uno di Palazzo dei Celestini. Tema della riunione: il coincenerimento in Colacem
All’appuntamento del 29 aprile scorso convocato presso la Provincia di Lecce c’erano i rappresentanti del comitato “Cambiamo Aria”, il presidente della Provincia Antonio Gabellone, l’assessore Perrone ed il consigliere Roberto Marra. Sul tavolo, la discussione dell’argomento del momento a Galatina e dintorni: la vicenda del coincenerimento in Colacem. Un incontro voluto espressamente dalla deputazione ambientalista che si batte per la difesa del territorio dagli “attacchi” dell’inquinamento perché si potesse “rompere il silenzio che si è abbattuto negli ultimi tempi su un argomento che interessa non solo i cittadini di Galatina, ma tutto l’hinterland”.
Il presidente Gabellone ha garantito la propria disponibilità all’ascolto delle istanze presentate da parte del comitato, portavoce ovviamente delle sollecitazioni e delle paure che sul tema “coincenerimento” nutrono i galatinesi. Ciò significa, in primis, che nessuna autorizzazione sarà concessa prima che la Provincia abbia effettuato autonomamente un monitoraggio sulla situazione attuale di inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua dell’hinterland su cui insiste Colacem.
Ma c’è di più, perché il Gabellone ha anche assicurato che tutto l’iter amministrativo inserito nella pratica “coincenerimento di Cdr” terrà conto delle varie osservazioni che, soprattutto dai comitati locali per la difesa del territorio, ma anche da altri versanti, verranno mosse sull’argomento. Insomma i cittadini avranno un ruolo attivo in una fase delicata dell’avvio del progetto, potendo presentare delle repliche alle risposte che Colacem argomenterà nel suo programma. “Infine -si legge ancora nella nota diffusa dal comitato di cittadini “Cambiamo Aria”- il Presidente ha sfatato un equivoco su cui i fautori del coincenerimento e la stessa Colacem hanno giocato in questi mesi: “L’autorizzazione ad incenerire Cdr non è il alcun modo legata al ciclo dei rifiuti salentini, che ne rimane estraneo, né sarebbe alternativa alla creazione di un inceneritore locale, mai previsto, né ora né in futuro, sull’intero territorio provinciale”.
Intanto, in parallelo, procede la richiesta di convocazione di un nuovo Consiglio provinciale presentata dall’Idv e sottoscritta dal Pd che, ricalcando l’ordine del giorno originariamente adottato dalla Commissione Ambiente della Provincia, possa tornare ad esprimere il proprio parere politico contrario alla possibilità di coincenerimento. “Non permetteremo che il nostro territorio diventi terreno di colonizzazione di impianti inquinanti e dannosi -concludono da “Cambiamo Aria”- Continueremo a batterci per impedire ogni forma di ulteriore aggravamento del rischio di inquinamento e per attuare un costante e pressante monitoraggio sulla situazione esistente”.
Daniele Greco