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Stessa spiaggia, stesso mare

Proteste di cittadini ed operatori, carenza di fondi, assenza di programmazione turistica: la stagione estiva neretina parte nel peggiore dei modi, tra vecchi e nuovi problemi 
 
Non si può dire che i neretini non tengano alle proprie “tradizioni”: anche quest’anno, infatti, la stagione estiva parte all’insegna delle polemiche. Gli argomenti all’ordine del giorno sono diversi e complessi; innanzitutto il nuovo piano commerciale. Stando al recente provvedimento amministrativo, il tradizionale mercato domenicale delle “Quattro Colonne” verrà spostato presso la nuova area mercatale prospiciente la chiesa di S. Maria al Bagno. Alla soddisfazione della maggioranza ha immediatamente fatto seguito l’indignazione dell’opposizione, che ha giudicato la mossa di Vaglio e della sua giunta solo un bluff che rischia, tra l’altro, di far perdere il posto ad alcune categorie lavorative quali i “paninari” . A tale preoccupazione si aggiunge quella di alcuni cittadini di Santa Maria, i quali sperano che la nuova collocazione del mercato non riduca la marina ad una mezza discarica, con buste, scatoloni ed imballaggi sparsi per le strade. L’amministrazione ha garantito un’area opportunamente attrezzata: ora si attende la prova dei fatti.
Come si suol dire, se Atene piange, Sparta non ride. Ed infatti, anche a Santa Caterina (nella foto), altra marina di Nardò, non mancano i problemi. In questo caso, la questione di maggiore interesse è quella annosa del porticciolo privato che costringe i bagnanti di questa ridente località, a fare lo slalom tra le imbarcazioni attraccate e gli scafi in movimento. Una situazione che dura da tempo immemore, ma che sembra irrisolvibile. Non di secondaria importanza la questione dell’erosione della costa: problema già in parte affrontato, ma non certamente risolto. 
Dulcis in fundo veniamo al tradizionale leit motiv di ogni inizio estate: il “cartellone degli spettacoli”. Negli ultimi anni, commercianti, operatori economici, villeggianti e semplici turisti hanno potuto assistere ad una graduale e sistematica diminuzione del numero delle iniziative turistiche. Pochi spettacoli, rare manifestazioni e, per giunta, di modeste dimensioni: è stata questa l’estate neretina degli ultimi tempi. Quest’anno, se possibile, la situazione è ulteriormente peggiorata. È stato infatti lo stesso assessore al Turismo, Giuseppe Tarantino, a confermarci che “per la stagione estiva 2010 non è stato previsto alcun cartellone degli spettacoli. Le casse comunali non permettono spese di questo genere”. Poche parole, che suonano come una sentenza: niente soldi, niente divertimento. Tanto Nardò, quanto le marine, dovranno dunque fare affidamento esclusivamente sulle proprie bellezze paesaggistiche e sul proprio patrimonio artistico ed architettonico. Basterà? 
 
Alessio Palumbo