Denunciato dai Carabinieri un 54enne. I lavori erano stati occultati con una rete metallica
Un cantiere aperto per la realizzazione di un immobile abusivo è stato sequestrato questa mattina a San Foca, marina del Comune di Melendugno, dai Carabinieri della Forestale. Secondo gli uomini dell’Arma, la struttura era stata coperta con della rete metallica per impedire che venisse notata dalle ricognizioni in elicottero, normalmente combinate con pattugliamenti a terra nell’ambito dell’operazione “Another Brick”.
Proprio perché, però, i controlli vengono effettuati anche sul suolo, il cantiere edile non è sfuggito alla vista dei Forestali del Nucleo di Otranto, i quali, dopo speditivi accertamenti presso l’Ufficio Tecnico del Comune, hanno potuto constatare che la costruzione che si stava realizzando era del tutto abusiva, senza alcun permesso di costruire, né tantomeno autorizzazione paesaggistica, trattandosi di zona tutelata con apposito vincolo e inclusa nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR).
Il fabbricato si presentava come un locale monovano di 70 metri quadri in travi di legno e pilastri perimetrali in muratura, già provvisto di copertura coibentata, su cui era stata distesa la rete mimetica occultatrice. Attiguo al locale si stava inoltre costruendo un deposito di 5 metri quadri, ancora allo stato rustico.
I Militari hanno, quindi, proceduto immediatamente al sequestro preventivo del cantiere e a deferire alla Procura della Repubblica di Lecce un 54enne, proprietario e committente dei lavori; all’uomo sono stati contestati i reati di cui all’ art. 44, comma 1, lett. c) del D.P.R. 380/2001 (“Testo Unico dell’ Urbanistica e dell’ Edilizia”) e 181, comma 1, del D.Lgs 42/2004 (“Codice dei Beni culturali e del Paesaggio”), per interventi edilizi in area tutelata, in assenza di titolo abilitativo e di autorizzazione paesaggistica.


