RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Amara sorpresa per i Leccesi che si sono recati nei giorni scorsi al mare di San Cataldo, per la prima tintarella! Il lungo tratto di arenile, tra i lidi “Sole-Luna” e “Turrisi”, fino allo scorso anno spiaggia libera, lasciato a fruizione dei cittadini che potevano così godere di qualche ora di sole senza ulteriori gabelle di sorta, è stato dato in concessione. Da quest’anno, dunque, un nuovo stabilimento precluderà l’ingresso al mare in questa insenatura, molto cara ai frequentatori di San Cataldo per la sua acqua cristallina ed in quanto riparata dai venti di scirocco e di tramontana.
Di chi la responsabilità? Della Capitaneria di Porto che ha dato la concessione o della miopia dei politici? Certo è che si sta procedendo nell’opera di valorizzazione territoriale delle marine secondo una logica del tutto incomprensibile! La recente, discutibile, riorganizzazione urbanistica di San Cataldo ha sconvolto di fatto la rete viaria, reso il traffico estivo caotico ed eliminato diversi posti-auto, con grande disagio e malcontento della popolazione.
Che dire poi dell’enorme spreco di denaro pubblico per un rifacimento stradale, del tutto inopportuno considerato che la pavimentazione precedente, nei pressi del faro, risaliva a non molti anni fa! Purtroppo rimangono ancora nell’assoluto degrado i resti archeologici del Porto di Adriano; non segnalati, sempre più obliterati dalla sabbia, preceduti da aiuole incolte che “adornano” un piazzale delimitato da muretti che minacciano un probabile, imminente, crollo […].
Un accorato appello, dunque, all’Amministrazione di Lecce, alle Pro Loco, Comitato di San Cataldo e ai i cittadini affinché venga salvaguardato il sacrosanto diritto di tutti di libero accesso al mare!
Prof.ssa Rita De Matteis
Referente culturale di SpeleoTrekkingSalento