Cerca

Salentini “farmaco-dipendenti”?

Cresce progressivamente il livello della spesa per i farmaci, con la provincia di Lecce al primo posto in Puglia
 
Oltre 6 milioni di euro in più sono il livello di sforamento della spesa farmaceutica della sanità leccese. Questo il dato, apparentemente allarmante, che fa sì che la Puglia si collochi al quarto posto insieme con Calabria, Sicilia, Lazio e Campania per importo della spesa farmaceutica, mentre la Asl di Lecce è la prima tra le altre quattordici pugliesi come spesa media per ogni mille residenti, che ammonta a circa 215.607. Uno dei perché supposti può essere rintracciato nella sete di farmaci dei salentini. Ma questa ipotesi non regge, tanto più che la spesa farmaceutica non è solo quella che avviene “al dettaglio” del paziente presso la propria farmacia di fiducia, ma anche quella di cui necessitano nelle strutture ospedaliere dell’intera provincia. E che, a quanto pare, nelle farmacie, non c’è stato quest’incremento di ricette o di richiesta di farmaci da banco. 
“Il problema riguarda i titolari di farmacie -commenta il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Lecce, Domenico Di Tolla– più che il nostro organismo, che è prettamente di controllo. Sarà anche vero che è aumentata la spesa farmaceutica, ma non è aumentata quella territoriale, piuttosto potrebbe essere accaduto con quella ospedaliera. Il disavanzo deve essere dovuto a fattori che al momento sfuggono, ma sarebbe interessante conoscere i conti delle varie strutture ospedaliere, dato che invece le farmacie devono inviare, per obblighi di legge, mensilmente il dato statistico a Federfarma, che lo pubblica on line sul sito internet e quindi sono sotto gli occhi di tutti. Credo si tratti di un allarmismo ingiustificato e non vorrei che per qualche svista siano stati inseriti nei conti anche elementi estranei. Un esempio su tutti quello del vaccino contro l’influenza A, rivelatasi una bufala, ma il cui costo non deve essere inserito nella spesa farmaceutica. E, a proposito di influenza A, mi sembra strano che si sia aumentato l’uso di farmaci, perché, ad esempio, nell’ultimo trimestre 2009 è calato il consumo di farmaci antibiotici, proprio come era stato consigliato”. 
I dati, per ora, in attesa di revisione, parlano chiaro: siamo passati dai 180.141.053 euro del 2008 ai 186.272..977 euro del 2009, con un incremento percentuale che sfiora il 3,5%. “Approfondiremo tecnicamente -ha commentato l’assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore– l’introduzione di misure di controllo e di taglio alla spesa farmaceutica in Puglia, si tratta di azioni concrete già individuate e da avviare a breve. Con gli operatori del settore discuteremo della revisione della distribuzione dei farmaci e di altri strumenti per rivedere la politica del farmaco”. 
 
Angela Leucci