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Residence 80: un quartiere ai margini

Cresce di malcontento tra i residenti della zona. Ci racconta la sua preoccupazione un cittadino magliese che ci vive da trent’anni 
Il Residence 80, limitato dalla ferrovia e da via Ernesto Sticchi, è un quartiere della città di Maglie che prende il nome dall’impresa edile che lo ha costruito a partire dal 1980, ora al centro del malcontento degli stessi residenti. Un pezzo della città di Maglie tra il centro e la zona artigianale che si sente vivere ai margini, abbandonato a se stesso e dalle istituzioni. La sporcizia delle strade e l’incuria delle aiuole acuisce il senso di marginalità che nasce da una condizione di degrado e abbandono.
Per Giancarlo Di Staso, pensionato di 65 anni che vive nella zona dagli inizi degli anni Ottanta, Residence 80 “è un quartiere lasciato nell’abbandono più totale. La sporcizia non viene  rimossa anche per mesi e solo dopo aver chiamato e mostrato lo stato delle cose alle Forze dell’ordine, con le quali ho avuto un riscontro positivo. Anno dopo anno la situazione è peggiorata e cresce anche il senso di frustrazione per chi, come me, paga le tasse per una pulizia che non c’è”.
Come lui almeno una cinquantina di famiglie risiedono nelle palazzine del quartiere e le lamentele si incentrano sia sulla presenza degli studenti delle scuole in prossimità dell’area sia nei confronti della Mta, incaricata della manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi, nonché del decoro urbano: “Gli studenti degli istituti della zona contribuiscono al degrado con le scritte sui muri e i rifiuti che, con poco senso civico, non ripongono nei cassonetti. Mentre gli operatori della Mta si sono visti in momenti sporadici e solo dopo varie sollecitazioni. Questa è una zona densamente popolata anche per la presenza degli stessi studenti, non può essere lasciata nell’incuria”.
Rispetto a qualche tempo fa c’è anche un altro problema: “Tutti i volantini promozionali e i poster usati per fare pubblicità si accumulano ai bordi delle strade, ovviamente qualche decennio fa il problema non si poneva”. La situazione potrebbe far nascere dei problemi non solo per quanto riguarda la vivibilità di un quartiere ma anche per quanto riguarda la salute: “Le erbacce alte e le bottiglie sparse creano poi una situazione di pericolo per chi come me, soffre di problemi di vista e può incorrere in incidenti anche semplicemente camminando per il proprio quartiere”.
Oriana Rausa