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“Quello a Santa Barbara era un dolmen. E può essere ricostruito”

ORESTE CAROPPO – COORDINATORE DEL FORUM AMBIENTE E SALUTE
 
L’iniziativa parte dal Forum Ambiente e Salute e ad Oreste Caroppo (nella foto), suo attivissimo coordinatore, a lui, abbiamo rivolto alcune domande. 
È possibile la ricostruzione di testimonianze andate perse, come quella di Giurdignano?
Certo, non mancano le capacità tecniche, né la medesima pietra locale e neanche qualche frammento originario da recuperare in loco e integrare! Inoltre, del monumento con caratteristiche dolmeniche, distrutto qualche mese fa, annoverato nelle guide on line del Comune tra i monumenti del cosiddetto “Giardino dei Megaliti” di Giurdignano, esiste una carta d’identità: foto, dimensioni, coordinate GPS e ubicazione. Il senso attribuito alla ricostruzione è molteplice: ricostruendoli, restaurandoli e vincolandoli ugualmente, per il valore di memoria in quei loro luoghi originali, si taglieranno innanzitutto le gambe agli stessi snaturati loro devastatori, che a volte li distruggono al fine di scamparne ignorantemente i temuti vincoli. Si creano inoltre nuove opportunità di lavoro, per restauratori e operatori turistici. E, in ultimo, ciò consentirà di coinvolgere quel poliedrico mondo civico delle sentinelle e dei ricercatori e studiosi appassionati, giovani e non, che il nostro territorio ha e che rappresentano la cura migliore alle lacune della politica! 
Lei è stato lo scopritore nel 1999 del “dolmen di Santa Barbara”. Qual è il significato di riprodurre oggi tali testimonianze? 
Per noi cultori appassionati del territorio, che segnaliamo quelle strutture di valore archeologico e paesaggistico, spesso non ancora note e censite, con spirito di curiosità e umiltà, nell’accorata speranza di renderle oggetto di studi più approfonditi, la tutela dei megaliti e la loro accurata ricostruzione, significa tenere in vita stralci di memoria storica importantissimi, testimonianze e suggestioni che non possiamo perdere, vera ricchezza del territorio: essi sono tasselli della nostra identità, il loro restauro permette di ribadire e consolidare il contatto millenario di tutti noi, con la nostra terra da amare e rispettare. 
 
(M.M.B.)