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Quel pomeriggio di un giorno da cani a Maglie

Ennesima rapina nei giorni scorsi nel Salento, questa volta presa di mira la rivendita di Donato Bello, titolare di un tabacchino in via Scorrano. E intanto cresce la paura tra i commercianti 
 
Il racconto della tragedia sfiorata da Donato Bello sarebbe un ottimo copione per una farsa. Se non fosse drammaticamente vero. La rapina che il giovane tabaccaio ha subito lunedì scorso ad opera di Antonio De Cagna di Scorrano ha tratti surreali. L’uomo è entrato nella rivendita di via Scorrano intorno alle 13 con l’idea di perlustrare il luogo. Ha chiesto delle sigarette ed è uscito. Non è passato inosservato visto l’abbigliamento da benzinaio. Il tempo di uscire e De Cagna ha pensato di passare all’azione indossando un passamontagna arancione. All’interno dell’esercizio, dove c’erano Donato Bello, la fidanzata Gioia e un cliente, è calato il gelo. Il rapinatore, con la pistola in mano, ha intimato al proprietario di consegnargli i soldi. 
“È stato un attimo -spiega Bello- ho reagito senza pensarci troppo. Ho preso le banconote e le ho gettate addosso all’uomo, assieme ad un cartellone pubblicitario”. De Cagna ha perso il controllo e ha iniziato a mirare con l’arma verso il tabaccaio. Donato Bello a quel punto ha capito che doveva uscire dal retro del bancone e una volta arrivato a pochi metri dall’uomo ha sentito il colpo sparato dall’arma del rapinatore. “Mi ha preso alla gamba e mi sono accasciato. Il proiettile ha attraversato l’anca e per fortuna è uscito dall’altra parte”. 
Ed è da questo punto che la farsa prende quota. L’uomo evidentemente poco lucido lascia la pistola sul bancone per raccogliere i soldi e infilarli in un borsone. Con un’azione fulminea interviene il cliente presente nella rivendita: prende la pistola e capovolge la situazione. De Cagna sentendosi ormai alle strette stringe il borsone e cerca di scappare ma viene notato soprattutto per l’andatura zoppicante. C’è paura ad inseguirlo anche se lo sparo ormai ha richiamato diverse persone. Il rapinatore con tutta la forza che ha in corpo si dirige verso il mezzo con il quale è arrivato a Maglie: un’Apecar di colore blu, parcheggiata a due passi dal Tribunale di Maglie. Un veicolo inusuale per una rapina ma che si inserisce perfettamente nell’intero contesto farsesco. Il resto è storia raccontata dai Carabinieri che appena arrivati per le indagini hanno subito capito chi fosse l’autore del colpo. 
De Cagna, originario di Scorrano, è stato trovato circolare in bicicletta tranquillamente nel centro del comune. Una volta fermato ha portato i militari a recuperare il passamontagna e la tuta lasciati nell’Ape, di proprietà del padre, parcheggiata come al solito davanti a casa. Donato Bello ha avuto una prognosi di 30 giorni e ben presto ritornerà a lavorare nella sua rivendita di via Scorrano, sperando in giorni migliori.
 
Maurizio Tarantino