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Pro e contro del Programma Integrato di Rigenerazione Sociale

Unire soluzioni urbanistiche ad obiettivi di tipo sociale rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai sistemi di intervento sul tessuto cittadino finora adottati. Il Programma Integrato di Rigenerazione Urbana, da poco approvato dal Consiglio comunale, ha dunque l’intenzione di costituire una svolta sostanziale, non solo dal punto di vista edilizio, ma anche ambientale e sociale. Gli interventi programmati spaziano dalla costruzione di piste ciclabili al miglioramento del verde pubblico, dall’istituzione di aree di interesse comune al restauro conservativo del centro storico.
La realizzazione del PIRU, in sostanza, favorirebbe un miglioramento della viabilità periferica ed urbana, garantirebbe la creazione di aree di integrazione sociale e inietterebbe nuova linfa al centro storico. Gli unici limiti potrebbero derivare dall’effettiva realizzabilità del progetto (che si aggira sui 5 milioni e 100mila euro) e dallo sviluppo di strutture non realmente fruibili o non del tutto necessarie. La stessa pista ciclabile, ad esempio, se limitata alla sola via Paolo VI rappresenta un intervento inutile. In sintesi, le buone intenzioni ci sono, il tutto sta a saperle realizzare con coscienza.

 

Alessio Palumbo