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Primarie in vista per il centrodestra?

Mantovano e Congedo hanno presentato una mozione in cui si richiedono le primarie per la scelta del candidato della coalizione. Ma Perrone avverte: “Si vada al voto entro e non otre i 15/20 giorni”
 
Dal centrosinistra al centrodestra, le primarie sembrano diventate una panacea non solo per curare i per i problemi di coalizione ma soprattutto per l’ormai conclamata disaffezione dei cittadini alla politica. Ecco allora che una volta archiviato lo scontro tra Carlo Salvemini, Sabrina Sansonetti e Loredana Capone, con la vittoria di quest’ultima, oggi candidata a sindaco di Lecce per il centrosinistra, la patata bollente delle primarie passa al centrodestra. 
All’indomani voto all’Hotel Tiziano di Lecce, infatti, l’ex sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, e il vicecoordinatore salentino del Pdl, Saverio Congedo, hanno presentato la mozione che porteranno al congresso provinciale del partito che si celebrerà i prossimi 11 e 12 febbraio. Una mozione in cui si richiedono le primarie per la scelta di tutti i candidati. I due ex An negano che si tratti di un attacco a Paolo Perrone, che confermano di sostenere lealmente. Ma intanto il sindaco uscente, che per primo si era offerto di sottoporsi all’esame della coalizione, non si è certo tirato indietro, fissando però un termine per la sua disponibilità. “Entro e non otre i 15/20 giorni, oppure non se ne parli più”. La data di Perrone calza a pennello con la tempistica stabilita dal regolamento adottato dal Pdl nazionale, il quale prevede che le primarie si svolgano tra 180 e 60 giorni prima della data delle elezioni (che saranno il 6 maggio). Per celebrarle, quindi ci sarà tempo solo fino al prossimo 7 marzo. 
Ma tra chi celebrarle? Il regolamento prevede che siano primarie di coalizione e non interne al Pdl. Il partito, quindi, punta a stringere nuove e vecchie intese e se i compagni di corsa più ambiti restano i centristi, non disdegna certo le forze territoriali. Di primarie si è infatti parlato tra Perrone e il leader di Alleanza per Lecce, Paolo Pagliaro. Quanto alla leader di Io Sud, Adriana Poli Bortone, che pure si era proposta, Perrone taglia corto: “Ha già scelto di allearsi con il Terzo Polo, poi andrà col centrosinistra, come accadde alle provinciali e alle regionali”. Il Terzo Polo ha non solo chiesto a Pagliaro di candidarsi a sindaco di Lecce, ma è tornato il sogno proibito del centrosinistra, che con la vittoria di Loredana Capone ora vorrebbe trattare. 
Intanto, però, la candidata deve vedersela con la coalizione che incontrerà nel week-end e le nuvole sembrano già addensarsi all’orizzonte. Da una parte c’è infatti Carlo Salvemini che di fronte alla proposta di un ticket che lo vedrebbe vicesindaco in caso di vittoria della Capone, ha accusato il Partito Democratico di volerlo cooptare, spiegando che saranno i suoi a decidere il da farsi. Dall’altra c’è la Federazione della Sinistra che, nel fare gli auguri alla candidata, già avverte: “Uno dei temi che abbiamo sin da subito condiviso con Carlo Salvemini è stato quello delle alleanze politiche per il futuro governo cittadino, concordemente convinti che la coalizione di centrosinistra sia quella composta dai partiti che hanno accettato di partecipare alle primarie e che non sia possibile immaginare, senza snaturarne il senso, allargamenti con forze estranee a tale percorso”. 
 
Alessandra Lupo