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Primarie del centrodestra, sfida a due o a tre?

Il prossimo 26 febbraio il popolo del centrodestra sceglierà il “suo” candidato. Tra i due contendenti certi, Paolo Perrone e Paolo Pagliaro, spunta l’autocandidatura di Luigi Rizzo osteggiata però dal coordinatore provinciale del Pdl, Cosimo Gallo 
 
Due candidature ufficiali, almeno per ora, alla volta del 26 febbraio. Data in cui il centrodestra ha fissato le sue primarie. Si tratta di un battesimo del fuoco per la coalizione: il Pdl ha infatti fissato insieme ad Alleanza per Lecce la data delle primarie di coalizione che vedranno scontrarsi il sindaco uscente Paolo Perrone e il leader del movimento Paolo Pagliaro. Inutile dire che tra i due, almeno da parte di Pagliaro, è già campagna elettorale. 
Dopo il veloce incontro di lunedì scorso per definire i dettagli delle primarie, la nuova polemica ha riguardato gli elenchi dei possibili sostenitori che Perrone ha chiesto alla sua maggioranza, per dare un’accelerata alla campagna. “Mi auguro che arrivi presto una smentita perché non posso pensare che uomini delle istituzioni siano unidirezionalmente cooptati per le primarie al punto tale da dover fornire liste dei votanti”, conclude Pagliaro, augurandosi che le primarie “portino alla coalizione la persona migliore per allargare prima, e guidare poi la coalizione alla vittoria”. Il candidato scrive “allargare” a lettere cubitali, lasciando ad intendere che la propria figura al momento potrebbe rappresentare proprio quel ponte che il Terzo Polo vorrebbe per accordarsi con il centrodestra facendo a meno del sindaco uscente. Un attacco nei confronti di Perrone che dura da un po’ e che anche Io Sud non ha esitato a cavalcare, dicendo no alle primarie ma aprendo spiragli al dialogo in assenza del primo cittadino. 
Sinora però il Pdl ha tenuto stretto il suo candidato. Il coordinatore provinciale del partito Cosimo Gallo ha infatti immediatamente stoppato l’autocandidatura del consigliere comunale Luigi Rizzo che mercoledì scorso si è detto pronto a partecipare alle primarie. Il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Carafa (referente della corrente Giovanardi, da tempo confluita nel Pdl), ha deciso di dare una forma politica al proprio malcontento all’interno dell’ente, già più volte espresso. L’ultimo affronto pare sia stata l’ennesima diserzione alla seduta della sua commissione, che martedì scorso avrebbe dovuto discutere la convenzione tra il Comune e l’Unione Sportiva Lecce. In un’infuocata conferenza stampa, convocata all’indomani, il consigliere ha quindi annunciato che correrà alle primarie, per “far valere il proprio modo di intendere la gestione della cosa pubblica”. 
Il regolamento del Pdl, però, prevede che le primarie si facciano tra partiti della coalizione e non all’interno dello stesso partito. Un particolare che non esita a ricordare Cosimo Gallo: “Le primarie si fanno per allargare la coalizione -spiega il numero uno del Pdl-. All’interno del medesimo partito non avrebbero senso, soprattutto visto che il Pdl non ha mai messo in discussione la candidatura di Perrone ed è disposto a rimetterla in gioco solo per allargare la coalizione”. 
Intanto però una nuova grana per il sindaco uscente arriva dai banchi dei mantovaniani. In vista del congresso provinciale del partito che si terrà i prossimi 11 e 12 febbraio, i consiglieri comunali de La Città fanno sapere che non ritengono affatto opportuna l’ipotesi che l’area ex azzurra, che fa capo  all’ex ministro Raffaele Fitto, candidi alla segreteria provinciale il presidente della Provincia di Lecce. Antonio Gabellone è infatti il nome che i fittiani intendono spendere contro il mantovaniano Saverio Congedo. Ma La Città avverte: “Guai a fare del presidente un capo corrente, soprattutto se la corrente è la medesima a cui appartiene il sindaco che a breve saremo nuovamente chiamati ad appoggiare”. 
 
Alessandra Lupo