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Prima di tutto la scuola

La manifestazione dei giorni scorsi dell’Istituto “Nino Della Notte” di Poggiardo ha portato a dei primi risultati. Fondamentale una lettera firmata dagli studenti e indirizzata a Gabellone 

 

Non si vede tutti i giorni uno sciopero studentesco appoggiato dal personale scolastico, preside in testa; questo è però ciò che è accaduto lo scorso 8 febbraio presso l’Istituto Statale d’Arte “Nino Della Notte”, dove gli studenti si sono astenuti dalle lezioni per dire basta alla fatiscenza della struttura che ospita la loro scuola. Gli allievi dell’istituto hanno motivato la loro protesta con una lettera, sottoscritta dai rappresentanti di Istituto, Micello ed Indino, e indirizzata al presidente provinciale Antonio Gabellone. Nella missiva, gli studenti denunciavano “l’inagibilità di una parte della scuola e di alcune aule a causa di problemi tecnici già rilevati dalla Provincia, il malfunzionamento di alcune finestre e porte con disagio nelle ore di lezione ed il cattivo funzionamento della maggior parte dei caloriferi, evidenziando che tali creano un grave disservizio nella didattica con disagi agli alunni e a tutto il personale scolastico”. 

A dare ulteriore alimento alle ragioni di questa protesta, poi, i mancati interventi che il geometra responsabile per la Provincia, Francesco Cozza, aveva assicurato proprio per lo scorso 8 febbraio, giorno della manifestazione. Con questa lettera, gli studenti si ponevano l’obiettivo di “dare più incisività alla risoluzione dei problemi summenzionati e come segno della nostra partecipazione attiva alla vita della scuola”, auspicando un diretto interessamento del presidente Gabellone. Sulla questione è intervenuto anche il preside dell’Istituto “Nino Della Notte”, Leonardo Malerba: “Ora la situazione è sotto controllo. I ragazzi sono stati mossi anche dalla volontà di scongiurare il prima possibile il verificarsi di episodi dalle conseguenze drammatiche, come accaduto di recente in altre regioni italiane. Questa è stata una manifestazione a supporto delle nostre precedenti richieste di intervento alla Provincia, ma mi auguro che i ragazzi non si lascino influenzare dalla tv, pensando che una manifestazione del genere sia l’unico strumento per risolvere problemi di questo tipo. Voglio comunque complimentarmi con loro per l’educazione e la disciplina che hanno dimostrato, davvero dei bravi ragazzi. Cominciano a sentirsi dei veri e propri liceali, preparandosi così alla prossima trasformazione degli istituti d’arte in licei artistici, a partire dal prossimo anno scolastico”.
 
Alessandro Chizzini