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Piano traffico, per i commercianti è sbagliato

Scontro tra Salvatore Santese e l’assessore Dario Vincenti sulla delibera di Giunta che chiude al traffico veicolare un tratto di piazza Aldo Moro 

 

Solo 15 metri, ma sufficienti ad accendere gli animi. Con una deliberazione di Giunta delle scorse settimane, l’Amministrazione comunale di Maglie ha chiuso al traffico veicolare quel breve tratto di strada di piazza Aldo Moro compreso tra via Ginnasio e via Trento e Trieste. Il provvedimento non è piaciuto ai commercianti, tra cui Salvatore Santese, presidente regionale di Confesercenti e imprenditore magliese: “Insieme al Sindaco abbiamo condiviso un percorso intelligente e illuminato che per arrivare alla chiusura pacifico del centro storico. Questo provvedimento della Giunta è invece completamente estemporaneo rispetto a questa idea, oltre ad essere inutile e sbagliato. Quei 15 metri, che chiudono di fatto il centro storico, non possono portare benefici dal punto di vista ambientale, come sostiene l’assessore Vincenti, e per fortuna la nostra città non soffre di gravi problemi relativi alla qualità dell’aria. Inoltre, questa scelta rischia di sviare e allontanare la clientela in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando; è quindi comprensibile la nostra perplessità, condivisa tra l’altro anche dal sindaco Ernesto Toma”.

Il principale bersaglio di Santese è Dario Vincenti, assessore con delega ad Ambiente, Viabilità e Traffico, che difende il provvedimento di Giunta: “Abbiamo ripreso un progetto di adattamento della viabilità su piazza Aldo Moro risalente al 2012 e che avrebbe dovuto essere cantierizzato. Ho così ritenuto opportuno riprendere quell’atto, anche in virtù della volontà dall’Amministrazione di chiudere progressivamente il centro storico; a questo ha risposto la chiusura di via San Giuseppe, ma in quell’occasione le associazioni di categoria non palesarono timori. Adesso invece viene contestata un’azione che vuole rendere omogeneo un percorso con un piccolo tratto pedonale che garantisce il transito in sicurezza, al riparo da automobili e sosta selvaggia. Il provvedimento risponde all’interesse della salute pubblica, ma qualcuno, e lo dico a malincuore, forse ha particolari interessi per i quali bisogna mantenersi al di sotto della soglia minima di sicurezza della città”. 

 

Alessandro Chizzini