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Perrone: “Pronto alle primarie”

Il primo cittadino di Lecce lancia la sfida a tutti coloro che vorranno candidarsi alle primarie del centrodestra e assicura: “In caso di vittoria, i perdenti dovranno sostenermi” 
 
Le primarie sono un valido termometro per misurare il consenso popolare. A dirlo, non è soltanto il centrosinistra ma anche il centrodestra che, dai vertici nazionali (il presidente del Consiglio in persona l’ha confermato) a quelli regionali, provinciali e comunali, sta valutando questa ipotesi. A scendere in campo e a mettersi in discussione, nonostante una candidatura naturale e la benedizione del coordinamento regionale del Pdl, è il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che ha lanciato la sfida ai possibili competitor. “Alla luce del dibattito nazionale e dopo le dichiarazioni del nuovo segretario del Pdl, Angelino Alfano, dichiaro la mia disponibilità alle primarie. Potrebbe sembrare irrituale che un sindaco uscente, peraltro già confermato dal partito d’appartenenza, debba parteciparvi. Ma ringrazio il Pdl e decido di lanciare la sfida”. 
Porte aperte, perciò, a tutti quelli che volessero competere col sindaco Perrone, del Pdl, così come di tutti gli altri partiti e movimenti. A una condizione, però: che questi sposino in pieno il dettame pdellino. Adriana Poli Bortone compresa che, in caso di sconfitta, potrebbe ritrovarsi a dover sostenere Paolo Perrone. Viceversa, quest’ultimo, potrebbe ritrovarsi a ricambiare il “favore”, in caso di vittoria della signora di Lecce che, al momento, non ha mai confermato una discesa in campo in prima persona. 
Tre i motivi per cui il primo cittadino in pectore decide di affrontare le primarie: “Rintracciare il candidato migliore; smorzare le polemiche; allargare la coalizione”, ha dichiarato, ricordando che è necessario evitare l’idea di un candidato imposto dall’alto. Le regole sulle modalità, naturalmente, dovranno arrivare da Roma. Aperte all’elettorato, o solo al popolo del centrodestra: questo non è ancora dato saperlo. Se dovessero passare, le primarie si svolgeranno tra settembre e ottobre, probabilmente in concomitanza con quelle del centrosinistra. 
Uno strumento efficace a cui il sindaco ha deciso di affidarsi, considerato che, nel 2007, portarono alle urne circa 12mila elettori del centrosinistra. “Sono disposto a confrontarmi con chi crede di rappresentare, meglio di me, il partito -ha aggiunto Perrone- perché vorrà certamente mettere a disposizione un contributo d’accrescimento. Un esperimento, peraltro caldeggiato dallo stesso ministro Raffaele Fitto e dal sottosegretario Alfredo Mantovano”. 
La sfida è, per così dire, lanciata. Sull’altra sponda, quella del Partito Democratico, le primarie sono ancora in fase di studio. Oltre la certezza di doverle fare, per decretare il candidato a sindaco del centrosinistra, c’è solo la certezza della presenza di Carlo Salvemini, da tempo lontano dalle file del Pd. Anche per il centrosinistra, dopo l’estate i giochi dovranno essere fatti e i nomi salteranno fuori. Ai margini, il Movimento Regione Salento, che si è dichiarato lontano dalle primarie, e Io Sud, il movimento polibortoniano che ancora non ha apertamente delineato le sue prospettive. A chiudere il cerchio dello scenario elettorale c’è l’Udc, con la sua volontà di avere un candidato proprio. Anche qui, oltre al riferimento di un volto che dovrà appartenere alla società civile, nessun’altra buona nuova. 
 
Barbara Politi