Loredana Capone affida a Facebook il suo “no” alla candidatura alle primarie e si apre il dibattito interno nel Pd. Tempo di valutazioni anche in casa Pdl, Apl e Udc
Che social network e Internet rappresentino la nuova frontiera della politica, nazionale e locale, basta poco per capirlo. È sufficiente ricordare come la numero due della Regione Puglia, proprio nelle scorse ore, abbia affidato alla sua bacheca di Facebook il “no” alla proposta di candidatura per le amministrative della prossima primavera. Se per qualcuno il messaggio condiviso nel profilo di Loredana Capone non è “affidabile” politicamente -e a sperarlo, in casa Pd, sono tanti, almeno fino alla metà del mese- per qualcun altro, invece, di certo c’è che la Capone abbia intimamente voluto ringraziare e “passare”. E proprio su Facebook, dove a sostenerla ci sono migliaia e migliaia di amici. Insomma, a volerla analizzare la questione, parrebbe un messaggio rivolto agli elettori, prima che ai colleghi di partito.
E se il segretario cittadino del Pd, Fabrizio Marra, ha dato tempo a Loredana fino alla metà di novembre per sciogliere le riserve, il partito certamente dovrà prepararsi ad un nuovo nome che metta d’accordo tutti. Archiviata l’ipotesi Cosimo Casilli, infatti, qualcuno dovrà pure affrontare Carlo Salvemini nelle primarie previste per il 15 gennaio. Se in casa Pd il tempo è incerto, in casa Pdl si assiste alla ricorsa delle primarie del centrodestra che, prima tanto volute, adesso si fanno attendere. A partire dai primi (e forse unici) candidati, il sindaco uscente Paolo Perrone e la senatrice Adriana Poli Bortone, ancora non pienamente concertati sulla questione. In casa Pdl, dove ci si prepara ai congressi e si è appena tagliato il traguardo delle 15mila tessere, si attendono i dettami dai vertici nazionali, in materia di Regolamento e quant’altro. Soltanto allora si potrà capire quanto concretamente le primarie del centrodestra si faranno. All’interno del partito di Berlusconi, proprio alla luce dei soddisfacenti risultati ottenuti dal tesseramento in tutta la provincia di Lecce, i “mantovaniani” si preparano a ben lavorare, per ottenere quella percentuale interna in grado di gratificarli. I congressi -come ha dichiarato- di recente Saverio Congedo, consigliere regionale e delfino di Alfredo Mantovano- serviranno proprio a questo: a programmare il da farsi in vista delle amministrative.
E se Antonio Capone -unico candidato che con la sua lista civica Verso Lecce ha già cominciato a lavorare sui contenuti- prosegue per la sua strada, l’Udc sembra temporaneamente in una fase di stallo. Dopo il recente allontanamento dello scudocrociato dal Movimento Regione Salento, causato da dichiarazioni di Lorenzo Ria sulla non possibilità di costituire la Regione, mai disconosciute dal partito come richiesto dal coordinatore di Apl Paolo Pagliaro, l’Udc temporeggia, tentando di aspettare e affidare ai programmi la scelta finale.
Stessa cosa per il Movimento Regione Salento e liste ad essa collegata: sceglierà la base se proporre un candidato oppure condividere i programmi, se positivi, delle altre forze politiche. Trattative in corso, dunque, da ora e almeno fino a Natale, quando probabilmente il quadro degli schieramenti e delle forze in campo -ma soprattutto dei candidati a sindaco- sarà più chiaro. Per il momento i partiti e i movimenti si dedicato al proprio elettorato e alla fase programmatica, con i congressi che stanno per aprirsi. Per tutto il resto, c’è Facebook.
Barbara Politi