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Parola d’ordine: rimodulare

Dopo il duro documento indirizzato al sindaco Musarò, i sette consiglieri di maggioranza del Pdl riabilitano i componenti della Giunta a condizione che il primo cittadino rimoduli le  deleghe dell’esecutivo

 

Questa stagione estiva passerà nella storia della città per aver mandato in “ferie” gli amministratori comunali a causa di sette consiglieri di maggioranza di centrodestra che hanno fermato la macchina amministrativa. La miccia era stata innescata con la lettera indirizzata al sindaco il 23 luglio scorso in cui si dichiarava che i firmatari non avrebbero partecipato ad alcuna seduta di consiglio, né alle commissioni consiliari, né tanto meno avrebbero preso parte alla programmazione dell’attività amministrativa. Intimavano l’alt anche agli assessori Nunzio Dell’Abate (Turismo), Tony Scarcella (Servizi sociali) e Rocco Piceci (Urbanistica) a non presentarsi in Giunta. La febbre politica ha iniziato a salire per tutta l’estate attraverso una serie di incontri, assemblee politiche, riunioni di gruppi al fine di superare la fase di stallo che si era creata.
La nuova quadratura del cerchio si chiude quindi non con il varo di una nuova Giunta, come era stato richiesto, ma con un una rimodulazione delle deleghe assessorili. Sono trascorsi circa due mesi  con una girandola dei new entry nell’esecutivo, per chi dovevano essere i sopravvissuti e chi doveva abbandonare la poltrona. Lo strappo è stato superato qualche giorno a seguito del chiarimento politico che comunque lascia un solco con vari strascichi. Il “mal di pancia” era scoppiato tra i sette consiglieri comunali Rocco Martella, Pasquale Scarascia, Pasquale De Marco, Walter Stefanelli (Pdl), Agostino Longo e Andrea Sodero (lista Musarò), Antonio Giannini (ex Azzurro popolare), sostenendo che “l’attuale maggioranza di centrodestra in carica da un anno non era riuscita a dare una svolta politica tanto attesa dai cittadini e vista la gravità della situazione chiedevano al primo cittadino di procedere ad una rimodulazione dell’organo politico esecutivo”.
Nella comunità serpeggia molto malcontento per la situazione che si è trascinata da luglio scorso ed in tanti gridano a gran voce che è giunta l’ora di finirla con le lotte intestine che generano solo  confusione politica. “Gli amministratori devono muoversi per dare sviluppo e sicurezza alla città -sostengono i cittadini- non per perseguire disegni politici che con le loro strumentalizzazioni danneggiano l’immagine del paese”. Intanto il sindaco Musarò è fiducioso nel cammino dell’attività amministrativa. “Dopo il fermento estivo siamo ancor più determinati a portare avanti la nostra missione -spiega il sindaco- fra giorni rimodulerò le deleghe affidate lasciando al proprio posto gli assessori designati. La volontà di tutti è quella di raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati e mi auguro che questi buoni propositi vengano mantenuti per il bene del capoluogo e delle rispettive frazioni”.
Maggioranza dunque compatta e dopo i “veleni” si attende l’assise civica per dare rilancio e vigore a Palazzo Gallone. Occorre ripartire con grande slancio e potenzialità e sta ad ogni singolo  amministratore assumere un ampio senso di responsabilità e di coraggio. Le regole sbagliate, i cambi di rotta, i ripensamenti occorre abolirli. Gli eletti dal popolo devono operare per il bene comune nell’interesse di tutti. Ogni crisi porta con sé rischi evidenti per tutti.

 

Giovanni Nuzzo