Cinque consiglieri prendono le distanze dal sindaco per alcuni incarichi affidati dalla Giunta. Musarò sottolinea: “Noi andiamo avanti compatti senza problemi”
È diventata ormai una consuetudine che subito dopo una tornata elettorale a Palazzo Gallone si torni a parlare di crisi amministrativa. Lo scorso anno in occasione delle elezioni provinciali, a livello cittadino si registrò una lunga crisi determinata da sette consiglieri, che si trascinò per sei mesi. Oggi, subito dopo le ultime elezioni regionali spunta una lettera indirizzata al sindaco Antonio Musarò a firma di cinque componenti il Consiglio comunale, che detta condizioni per portare avanti il percorso amministrativo. Le tensioni interne alla maggioranza sono di vecchia data a causa sempre dei risultati elettorali. Un corollario interminabile di richieste soddisfatte ed altre disattese, di consiglieri dissidenti e col sindaco che fa da pompiere gettando acqua sul fuoco.
Anche questa volta è sempre il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Rocco Martella a scrivere al sindaco, insieme a quattro consiglieri Francesco Cito, Pasquale De Marco, Antonio Giannini e Rocco Piccinni firmatari di un articolato documento politico. “Occorre dare una svolta concreta allo stallo amministrativo in cui siamo -sostengono i cinque consiglieri- ed abbiamo le seguenti possibilità: chiedere pubblicamente scusa ai nostri concittadini e abbandonare la guida della nostra città consci tutti di aver fallito gli obiettivi che c’eravamo prefissati, dimostrando per lo meno un grande senso di responsabilità verso la città. La seconda, se si parte veramente con la volontà seria di far bene, è quella di voltare pagina e cercare di recuperare il tempo perduto, basando il rapporto interno sulla condivisione e sulla correttezza fra le varie parti”.
I cinque firmatari puntano il dito all’ufficio tecnico ed in particolare l’ufficio urbanistico con la reintegrazione per un periodo minimo di almeno un anno dell’architetto Cosimo Pizzileo a responsabile del settore dell’Urbanistica, il cui incarico è stato revocato da un giorno all’altro. “Anche la composizione della Giunta municipale -continuano i consiglieri- va rimodulata e assolutamente ripresa, portata avanti senza indugio tenendo presente la rappresentatività dei gruppi consiliari”. Si vuota il sacco anche nel settore dei Lavori Pubblici ponendo fine con urgenza all’operato dell’attuale responsabile. I cinque toccano infine il campo del segretario generale del Comune, una figura che incide molto sulle casse comunali, per cui chiedono la revoca dell’incarico. Infine, chiedono che si ritorni a discutere del Piano triennale delle opere pubbliche che certamente non rispecchia la volontà di tutti i membri del consiglio e del problema Acait che non deve essere gestito con idee personali.
Il sindaco Musarò è assai tranquillo, sottolineando che la maggioranza è solida. “Noi comunque andremo avanti per affrontare le esigenze della gente -afferma il primo cittadino- e quanto al bilancio di approvazione non dovrebbero esserci problemi di numeri. Una volta affrontati i punti sollevati dai cinque consiglieri, tutto rientrerà senza scossoni”. “Noi saremo aperti al dialogo per continuare ad amministrare -replica Rocco Piccinni, uno dei firmatari del documento politico- anche se chiediamo un cambiamento di rotta che scaturisce dalla sconfitta elettorale a livello locale”.
Giovanni Nuzzo