Il consigliere Carlo Salvemini ha reso noto l’ammontare dei premi percepiti in 8 anni dal dirigente comunale protagonista delle vicende giudiziarie di Via Brenta e Boc
Il Comune di Lecce ha corrisposto al sindaco Paolo Perrone la cifra che gli spettava come indennità di fine mandato relativa alla carica di primo cittadino dall’11 giugno 2007 al 10 maggio 2012. Si tratta di 34.407,92 euro lordi. Se qualche anno fa una cifra e un’indennità come queste sarebbero passate inosservate, oggi la cinghia che stringe ci fa analizzare questi dati con più pignoleria, o semplicemente con più obiettività. L’indennità di fine mandato -come da articolo n. 82 della legge 267/2000- altro non è che un compenso appannaggio di sindaci e presidenti di Provincia percepito alla fine dell’incarico e si calcola moltiplicando la retribuzione mensile per i 5 anni di legislatura.
Sebbene la retribuzione in questione sia regolamentata da una legge, nel tessuto già consunto dell’economia locale potrebbe apparire come un eccesso; anche perché non è certo l’unico esempio di elargizione di denaro pubblico fuori portata. Tra indennità chilometriche, compensi dirigenziali e buoni pasto -solo per citare alcuni casi- i margini di risparmio sono ampi.
Non può e non deve sembrare esagerato il riconsiderare queste spese e immaginare, perché no, di donarle, di restituirle, di ridimensionarle. In tanti Comuni e Province d’Italia è già accaduto. Tanto più oggi, con la morsa del governo Monti che impone agli enti locali un clima di austerity da immediato dopoguerra. E a proposito di spese opinabili, il dirigente comunale Giuseppe Naccarelli (nella foto a sinistra), secondo una nota pubblicata in settimana dal consigliere di Lecce Bene Comune Carlo Salvemini (nella foto a destra), negli ultimi 8 anni ha percepito premi di risultato incongruenti rispetto alle vicende giudiziarie che lo hanno visto protagonista: 27.263,63 euro nel 2004, 29.256,55 euro nel 2005, 32.899,62 euro nel 2006, 36.550,11 euro nel 2007, 19.077,86 euro nel 2008, 15.847,92 euro nel 2009, 15.790,28 euro nel 2010 e 17.225,75 euro nel 2011. Un totale di 193.911,72 euro lordi incassati come premi da un dirigente sotto processo per il leasing di Via Brenta e condannato dalla Corte dei Conti al risarcimento per il premio milionario relativo all’emissione del Boc. Niente male. C’è da augurarsi che la strada dell’oculatezza passi anche da Palazzo Carafa.
(A.G.)