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Il Prefetto spegne le polemiche dei segretari comunali

Si placa lo scontro sulla convenzione per l’esercizio associato del servizio “part time” di segreteria comunale 

 

Le accuse mosse attraverso un documento a firma di cinque segretari comunali nei confronti del sindaco di Tricase, Antonio Coppola, per aver affidato in convenzione la segreteria di Palazzo Gallone associandosi ad altri Comuni per tale servizio, vengono respinte dal prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta (nella foto). “Come è noto -precisa il prefetto- la materia è disciplinata dall’art. 98 del decreto legislativo 267/2000 e dell’art. 10 del DPR 465/97 che prevedono la possibilità, per i Comuni le cui sedi siano ricomprese nell’ambito territoriale della stessa sezione regionale dell’Agenzia, di stipulare tra loro, anche nell’ambito di più ampi accordi per l’esercizio associato di funzionari, convenzioni per l’ufficio di segreteria”. 

Il prefetto sottolinea inoltre che lo schema di convenzione è stato deliberato rispettivamente dai consigli comunali di Corsano, Tricase e Salve con presa d’atto della Prefettura di Bari in quanto “le scelte operate dalle citate amministrazioni comunali paiono coerenti con il dettato normativo vigente che attribuisce piena autonomia decisionale agli enti locali”. Sulla questione delle convenzioni  rimarca il prefetto, negli anni scorsi è stata coinvolta l’ex Agenzia nazionale dei segretari, l’Anci e le organizzazioni sindacali.  “Si soggiunge infine -conclude la nota del prefetto di Lecce- che le forti critiche espresse nei confronti delle scelte operate dal sindaco di Tricase non sembrano trovare fondamento nella vigente legislazione sulla materia in questione, così come interpretata dalle pronunce della giustizia amministrativa”. 

 

(G.N.)