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“Gli studenti sono le vere vittime di questo sistema malato”

Carlo Monticelli, rappresentante dell’Unione degli Universitari, dice la sua su quanto sta avvenendo e avverte: “La macchina burocratica è senza una guida e ogni attività sarà rallentata” 
 
Pochi lo stanno sottolineando, ma chi davvero rischia di risentire maggiormente degli effetti della bufera che si sta scatenando sull’ateneo salentino sono soprattutto gli studenti. Per questo abbiamo scelto di sentire Carlo Monticelli (nella foto), rappresentante dell’Unione degli Universitari (Udu) presso il Consiglio di amministrazione dell’Università del Salento.
Carlo, come ha reagito l’Udu dopo le rivelazioni sul caso Miccolis? 
L’ex direttore generale non è mai stato un personaggio col quale abbiamo avuto rapporti diretti, ma siamo rimasti assolutamente scioccati. Le sue dichiarazioni durante la conversazione con De Pascalis sono gravissime. Nell’ultimo Cda abbiamo votato all’unanimità per le sue richieste di dimissioni; se non dovessero pervenire, il rettore Laforgia passerà direttamente al licenziamento.
Che idea avete in merito tutta questa serie di scandali? 
Secondo noi si sta giocando una partita su tre piani. Il primo è quello sindacale con De Pascalis e Margiotta; sono stati i primi ad alzare i toni, ma se davvero hanno iniziato a registrare le proprie conversazioni già dal 2010, avrebbero dovuto farsi avanti prima; evidentemente volevo avere una carta in più da giocare a loro favore. Il secondo piano riguarda invece lo scontro tra Melica e Laforgia, un fatto interno e legato a posizioni di potere. Infine, c’è l’intervento politico di Mantovano che tutto ad un tratto si ricorda dell’esistenza dell’università e mette un cappello politico con una strana alleanza di centrodestra. 
Può essere tutto legato a questione politiche? 
Occorre tenere in considerazione che a breve verrà eletto il nuovo rettore e che molti non concordano sull’aumento dei poteri che la riforma Gelmini ha previsto proprio per i rettori. L’intervento di Mantovano contro Laforgia può invece essere spiegato o con la sua paura che l’attuale rettore si presenti alle prossime elezioni politiche oppure è legato a qualche porta in faccia ricevuta da Miccolis.
Appoggiate quindi le posizioni di Laforgia?
Come Udu abbiamo contestato Miccolis, Mantovano, De Pascalis e anche Laforgia quando nel 2011 aumentò le tasse. I nostri attacchi sono sui contenuti, mai strumentali. Noi continueremo nelle nostre battaglie sempre e solo a sostegno degli studenti, le vere vittime di tutto ciò e che, soprattutto, pagano le tasse. 
Quali ripercussioni potranno esserci per loro?
La macchina burocratica è ora senza una vera guida; può solo occuparsi dell’ordinaria amministrazione e rallentare quindi la sua attività. I docenti poi sono condizionati, soprattutto quelli schierati con Laforgia o con Melica; il rischio concreto è che queste tensioni non garantiscano la loro presenza per gli studenti. 
È a rischio la concessione degli appalti previsti per l’università? 
Nell’ultimo Cda abbiamo dato avvio ad altri tre cantieri e i lavori proseguono. Visto però l’attuale clima incandescente sarà difficile per Laforgia gestirli bene. Inoltre, nessuno vieta al prossimo rettore di modificare le destinazioni d’uso di questi cantieri, che prevedono due nuovi poli, urbano ed extraurbano. Rischio concreto se il nuovo dirigente dovesse essere un rivale di Laforgia. 
 
(A.C.)