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Palazzo Carafa, passa il bilancio (non senza polemiche)

Una seduta di Consiglio comunale “infiammata” conclusasi con l’approvazione del bilancio di previsione 2010. Non sono mancate da parte di Paolo Perrone dichiarazioni forti in merito ai progetti del parco fotovoltaico in zona Masseria Tabacchi e della discarica nella zona industriale 

 
Una discussione fiume in buona parte già anticipata da conferenze stampa e interviste ha accompagnato l’approvazione del bilancio di previsione 2010 di Palazzo Carafa, passato con 24 voti a favore ed 11 contrari. A votare no, come annunciato, il centrosinistra e Io Sud dopo una lunga discussione tra le parti seguita alla relazione del sindaco. Nelle sue considerazioni il sindaco Paolo Perrone si è autodefinito un “commissario” dell’emergenza economica dell’ente per i primi 3 anni di mandato. “Invece di governare ho salvato il Comune dal dissesto, evitando che colasse a picco come il Titanic”, si è sfogato il primo cittadino, elencando gli sforzi per risanare le casse dell’ente, “ereditate sull’orlo del dissesto dalla precedente amministrazione”. Perrone parla del buco della Lupiae Servizi, che quest’anno per la prima volta ha chiuso con un piccolo utile, passando poi alle difficili vicende di via Brenta e dei Boc, su cui si cerca di ricontrattare le rate di leasing e mutuo. Per questo Perrone non trova edificante l’atteggiamento poco collaborativo del centrosinistra e di Io Sud, che definisce “nemico mio e dei cittadini leccesi, non ultima la questione del parco fotovoltaico comunale a cui l’opposizione dice no”. 
La frase ritornata più spesso da parte dell’opposizione riguarda un bilancio definito “non veritiero”. Antonio Rotundo è stato il primo a prendere la parola per rimarcare, come aveva fatto nei giorni scorsi il centrosinistra e anche Carlo Salvemini, una previsione troppo ottimistica delle entrate tributarie dell’ente che, sommata alla sottovalutazione delle uscite, produrrebbe un effetto drammatico sulle casse comunali: “Perrone non è stato certo un eroe vista la sua corresponsabilità dei disastri economici di cui non ha mai ammesso le proprie colpe”, ha dichiarato Rotundo che ha aggiunto: “La prova che il sindaco non ha la coscienza tranquilla sta nel fatto che non ha voluto riconoscere uno dei revisori dei conti come richiesto dall’opposizione”. 
E sul Collegio dei revisori è tornato nel suo intervento anche il capogruppo di Io Sud, Paolo Cairo. Sostanzialmente simili le ragioni di Cairo, che però aggiunge le accuse sull’impianto di compostaggio nella zona industriale di Lecce già sferrate nei giorni scorsi dal Pd: “Dal piano triennale delle opere pubbliche è scomparsa l’opera comunale e subito dopo casualmente è stato approvato un impianto di privati”. Cairo ha poi ripercorso le fasi dell’allontanamento tra il sindaco e i consiglieri di Io Sud un tempo in maggioranza. Dalla parte del sindaco, oltre al centrodestra, anche l’Udc con l’unico consigliere Ciardo che condivide le scelte di Perrone. 
L’indomani però Perrone torna sul fotovoltaico che il Comune di Lecce vuole realizzare in località Masseria Tabacchi: “C’è stata molta disinformazione sommata all’ostruzionismo di centro sinistra e Io Sud, gli stessi soggetti favorevoli ad altre soluzioni molto più dannose per l’ambiente come la centrale a biomasse”, ha sottolineato Perrone spiegando i vantaggi sulla bolletta per i cittadini e per il Comune, che spende ogni anno circa 4 milioni di euro per l’energia. “E abbatteremo la bolletta, penseremo anche all’emissione di buoni energetici per le famiglie meno abbienti”. Il progetto prevede a la realizzazione del campo in tre distinti lotti e in conferenza non mancano le ulteriore bordate al centrosinistra, che si pure si dice sempre favorevole alle energie rinnovabili e ad Adriana Poli Bortone, che aveva promesso di vigilare a 360 gradi su eventuali speculazioni relative al campo fotovoltaico. “Qui l’unica speculazione esistente è quella dei leccesi”, ha tagliato corto Perrone, che ha anche chiarito alcuni aspetti sulla discarica nella zona industriale leccese. L’impianto di compostaggio approvato dall’ente prevede, infatti, anche una capiente discarica di rifiuti non pericolosi su cui nei giorni scorsi è partito all’attacco il centrosinistra che aveva segnalato, tra l’altro, come nel piano delle opere pubbliche dell’ente fosse contenuto negli anni passati un progetto pubblico affine, svanito nel nulla prima del via libera ai privati. Perrone spiega che “il Comune aveva previsto solo un contributo, ora non più necessario all’opera e che l’impianto è necessario per migliorare la raccolta differenziata con effetti positivi sull’ambiente e sui costi della gestione dei rifiuti per la cittadinanza”. Quanto alla preoccupazione dei cittadini di Surbo, per il cosiddetto “effetto Nimbi”, che vedrebbe l’impianto in agro di Lecce ma a pochi metri dal loro abitato, Perrone spiega: “In sede Ato chiederò che anche i cittadini di Surbo abbiano dalla presenza dell’impianto i medesimi benefici di quelli leccesi”.
 
Alessandra Lupo