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Nuova vita per il campanile del Duomo

Qualcosa si muove in Piazza Duomo a Lecce. Da qualche giorno infatti si può osservare, quasi per intero, la facciata del campanile libera da ponteggi e installazioni. E il 22 febbraio prossimo, se la data verrà confermata dalla Curia, la città di Lecce riabbraccerà uno dei simboli più importanti della sua storia. In quella data il campanile del Duomo sarà stato completamente liberato dalle impalcature che per diverso tempo ne hanno oscurato la visuale. Dopo l’inizio dei lavori di restauro, costati oltre 200mila euro, la mancanza di fondi aveva impedito per molti mesi la riconsegna dell’opera cara ai leccesi ritornata alla sua bellezza originaria. Una situazione paradossale che ha trovato sbocco soltanto il 2 agosto 2008 quando la Giunta provinciale, d’accordo con l’Arcidiocesi, ha provveduto alla modifica del Programma Triennale delle opere pubbliche, inserendo tra gli interventi previsti, il restauro del campanile per un importo di un milione di euro, restituito dalla Regione Puglia attraverso un apposito accordo di programma quadro sottoscritto con il Ministero per i Beni e le attività culturali. Il 23 dicembre 2008 quindi, la ditta Edilgamma di Corrado Pisanò si era aggiudicata l’appalto dei lavori offrendo un ribasso del 26,91% sul prezzo a base d’asta di 715.992 euro, previsto dal bando pubblicato dalla Provincia e portando a compimento l’intervento il 16 febbraio 2009, esattamente un anno fa. In occasione della cerimonia di “restituzione” del campanile, dovrebbe tornare a Lecce anche monsignor Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo emerito che affiancherà il suo successore, monsignor Domenico D’Ambrosio. Il campanile del Duomo venne edificato tra il 1661 e il 1682 dall’architetto leccese Giuseppe Zimbalo su incarico di Luigi Pappacoda, vescovo della città. Fu edificato in sostituzione di quello normanno, voluto da Goffredo d’Altavilla, crollato agli inizi del 1600.