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Molestie in salsa “rosa” a Lecce

Non necessariamente le “persecuzioni” in perfetto stile stalker devono considerare tra le vittime le rappresentanti del gentil sesso. E non necessariamente le molestie si ricavano sempre sullo sfondo di storie e vicende sentimentali. A testimoniare l’enunciato arriva, ancora da Lecce, la storia che ha per protagonista (in negativo, s’intende) una informatrice medica di 51 anni che per 5 anni avrebbe invaso la tranquilla vita di un farmacista e della moglie di lui, una docente universitaria. In un giorno, con chiamate anonime, la stalker inviava tra i 50 ed i 60 messaggi al giorno con cellulare, oltre ad un numero indefinito di squilli sul telefonino del farmacista. A quanto è dato sapere, la donna avrebbe lavorato per qualche tempo nella farmacia di cui è titolare l’uomo ed è probabile (ma sono solo ipotesi investigative) che l’informatrice si sia mossa in questa scellerata azione di rivalsa nei confronti del suo ex datore di lavoro, per motivi professionali, forse per contrasti o per mai sopiti rancori. Le indagini sono state avviate quando la coppia di coniugi ha deciso di interessare della vicenda i carabinieri, i quali hanno beccato la 51enne in flagranza di reato mentre era intenta ad effettuare l’ennesima telefonata. Ovviamente anonima.