La vice della Giunta regionale ha sciolto in settimana le riserve. Dopo la benedizione del governatore Vendola, la Capone si è detta pronta a scendere in campo per il bene della città e del Pd
Al servizio del Pd e della città di Lecce. È con questa motivazione che Loredana Capone (nella foto), attuale vice presidente della Regione Puglia, ha sciolto le riserve e ha finalmente dichiarato la sua disponibilità a scendere in campo per le amministrative leccesi del prossimo anno. Finalmente, soprattutto per il suo partito che, ormai, quasi non ci sperava più. Eppure, la sorpresa è arrivata. In lizza per le primarie, con Carlo Salvemini, la Capone giocherà la sua partita, reduce da due battaglie perse: le amministrative del 2007 e le provinciali del 2009. Ora, però, l’autorevolezza e l’esperienza politica maturata in Regione, accanto al presidente Nichi Vendola, dovrebbero tornare utili a Loredana, pronta a conquistare la città.
“Quando il partito ti chiama in maniera così forte -ha dichiarato pubblicamente- si può solo dire di sì. Sono pronta per questa battaglia, che non sarà certamente una battaglia semplice”. Dopo mesi di forte pressing da parte di tutto il partito, che ha visto scendere in campo a più riprese anche Massimo D’Alema e dopo la richiesta ufficiale e unanime di qualche giorno fa da parte della direzione provinciale del Pd – che l’ha indicata come «la migliore risorsa disponibile”.
Per provare a sconfiggere il centrodestra nelle prossime elezioni amministrative a Lecce, la vice di Vendola ha messo da parte le sue perplessità, che pure erano tante, e ha deciso di accettare la candidatura. Lo ha fatto a Bari durante la riunione dell’ufficio politico del partito, a cui hanno preso parte, oltre al segretario regionale Sergio Blasi, anche i segretari provinciali, gli assessori regionali e i parlamentari. L’entusiasmo nel Pd era chiaro ai più: “Loredana non solo è un candidato forte, ma è un candidato che può aggregare intorno a sé anche le forze moderate, come l’Udc”. E l’obiettivo è proprio questo, se il centrosinistra riuscisse a incassare l’appoggio del partito di Casini sarebbe cosa buona e giusta per gli avversari del Pdl.
Dal canto suo, Paolo Perrone, non ha appena appresa la notizia, si è detto “felice di confrontarsi con personalità che stima, come Loredana Capone e Carlo Salvemini”. Nonostante la vice della Regione abbia dato la sua disponibilità alle primarie, resta l’incognita: se davvero lo scudocrociato dovesse appoggiare la sua candidatura? Il Pd vaglierebbe i nomi attraverso lo strumento della partecipazione per eccellenza? Sarà soltanto il tempo a chiarire dinamiche che, dopo il sì di Loredana Capone, subiranno un’inevitabile accelerata, sia a destra che a sinistra.
La campagna elettorale, in fin dei conti, è iniziata, con ben cinque candidati a sindaco. Capone e Salvemini, che si dovrebbero confrontare nelle primarie del centrosinistra, così come Paolo Perrone e Adriana Poli Bortone in quelle del centrodestra, oltre che Antonio Capone, nella sua corsa solitaria, sostenuto da una lista civica per Lecce. Decisivo (pare) sia stato l’incontro avuto dalla Capone, a Roma, con i vertici del partito, a cui avrebbe chiesto di interessare alla vicenda il governatore della Puglia. Arrivata la benedizione di Vendola alla sua vice, che resterà al suo posto in giunta e verrà sostituita solo se e quando si concretizzerà la condizione di incompatibilità (cioè, in caso di elezione a sindaco di Lecce), la corsa è aperta. Alle amministrative della prossima primavera mancano cinque mesi. Avanti tutta.
Barbara Politi