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Melpignano, comunità del sole

Al via nel comune griko un progetto unico in Italia, finalizzato alla realizzazione di una rete diffusa di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici e gestito direttamente dai cittadini attraverso una Comunità Cooperativa a responsabilità limitata. I ricavi del surplus di energia prodotta saranno investiti in attività e servizi per il paese e per garantire nuove opportunità di occupazione 
 
La Notte della Taranta stavolta non centra. Perché del piccolo comune di Melpignano, 2.300 abitanti nel cuore della Grecìa Salentina, ora se ne parla su scala nazionale per tutt’altra iniziativa unica (ed originale) nel suo genere. A Melpignano si è costituita una “Comunità Cooperativa a responsabilità limitata” (primo caso in Italia) per la realizzazione di una rete diffusa di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati del territorio comunale. L’idea è di una semplicità estrema: impiantare pannelli di silicio sui tetti di casa per favorire lo sviluppo sostenibile della green ecology del momento (scoraggiando quindi la diffusione del fotovoltaico selvaggio che nei terreni agricoli sottrae ettari ed ettari di colture e macchia mediterranee). Ovviamente anche per farci un po’ di moneta, abbastanza per la verità considerata la contingenza di certi bilanci comunali costantemente asettici e senza risorse. L’energia rinnovabile, dunque, dall’essere “bottino” privato alla mercé delle grandi multinazionali che proprio nel Salento continuano ad investire, diventa “risorsa” pubblica, un bene di tutti a vantaggio di tutti. 
La Comunità Cooperativa protagonista di questa iniziativa che sicuramente farà letteratura e precedente in Puglia ed in Italia, è costituita da 120 soci-utenti, i quali, non potendo per statuto interno ripartirsi i ricavi rivenienti dalla vendita dell’energia prodotta oltre il consumo personale, hanno pensato bene di reinvestire l’utile per scopi sociali. E sono due le opzioni previste: la prima riguarda l’implementazione di servizi “necessari al benessere della comunità” (come la sistemazione di piazze, strade, marciapiedi e parchi urbani); la seconda punta invece a “garantire nuova occupazione” (tramite la gestione di mense, manutenzione del verde e delle strade). Niente male in un momento di crisi congiunturale nella quale un posto di lavoro è più facile perderlo che trovarlo. 
La Comunità Cooperativa tra cittadini, promossa nell’ambito della collaborazione tra Legacoop e Associazione Borghi Autentici d’Italia, avrà campo libero nella gestione del progetto e dell’utile economico, ed inoltre beneficerà in forma gratuita dell’energia che sarà prodotta dai pannelli fotovoltaici. Meglio di così… 
 
Daniele Greco