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Marito in affitto offresi anche in Salento

Qualche lavoretto domestico da tempo rimandato e che il vostro compagno “ufficiale” non ha tempo o voglia di fare? Niente paura: da qualche giorno in provincia di Lecce è possibile “affittare” un marito per risolvere il problema 

 

L’800 è finito da un bel po’, ma questo non significa che le donne non aspirino al ritorno della cavalleria, anche a pagamento. L’uomo, per molte, è qualcosa di fondamentale, anche se non siamo svenevoli damigelle in pericolo. Per le donne eterosessuali l’uomo è la metà della mela nel migliore dei casi, o l’amico, al massimo il vicino di casa. E in Italia un matrimonio su due finisce con una separazione o in un divorzio, perché forse la metà della mela ancora non la si è trovata. L’uomo è quindi legato anche e soprattutto al concetto di amore, sentimentale o amicale che sia, un amore che non sempre e reale come dimostrano le statistiche, oppure che semplicemente finisce. Ma non solo. A volte serve un aiuto. Con i pacchi della spesa, con il rubinetto che perde, con l’erba del giardino da tagliare e gli alberi da potare. 

È in questa ottica che è nato il sito Ilmaritoinaffitto.It: a un prezzo modico, verrà a casa vostra un “marito a ore” che vi aiuterà (a pagamento, naturalmente) con le faccende domestiche che vostro marito (quello vero) non ha tempo o voglia di fare. Nessun risvolto sentimentale, anche perché questi “mariti” hanno in gran parte moglie e figli in casa ad attenderli con ansia. Si tratta di un servizio che da anni è molto diffuso in nord Europa, perfino in Russia. Da un annetto è arrivato in Italia, anche se concettualmente era presente in altre forme: anche Groupon disponeva di mariti a ore a 19 euro all’ora. Naturalmente tutto questo accadeva al Nord: nel Salento esistevano delle altre forme di aiuto, attraverso amici e parenti, e soprattutto divorzi e separazioni non erano così diffusi come ora. 

Ma Ilmaritoinaffitto.It si è diffuso dapprima al Sud, è giunto in Puglia e poi in provincia di Lecce. Uno degli affiliati, come risulta dal sito, si chiama Giuseppe Longo ed è di Taviano: Longo si è offerto di essere marito in affitto per la provincia di Lecce, è l’unico in loco al momento. Longo è sposato, ha un figlio, 51 anni e un impiego. Ma questo non significa che non può trovarsi anche un hobby e contemporaneamente portare qualche soddisfazione economica più in casa. “È difficile dire quale sia la mia esperienza come marito in affitto, dato che lo sono da appena un mese -spiega Longo- I miei servigi sono quelli di giardiniere o intonacatore, che poi sono i mestieri che svolgo regolarmente per un centro di sostegno ai disabili nella mia vita quotidiana. Mi sono detto: proviamo. Diciamo che questo è un test, se l’esperienza andrà bene continuerò”. 

La pagina di Giovanni Longo si trova al link www.ilmaritoinaffitto.it/chi-giovanniLE.htm. Longo è l’unico salentino affiliato al progetto per il momento, ma non è detto che la voce non si diffonderà coinvolgendo altri più o meno aitanti autoctoni: si sa, la crisi economica è anche qui e il Salento non è sempre l’isola felice che si vuole dare a vedere, per cui un modo di arrotondare non guasta. Non solo: l’ottica del marito in affitto rientra anche nella solidarietà tipica del Salento, per cui non sarà una filosofia tanto difficile da abbracciare in toto. In realtà il sito è un franchising che interessa tutta Europa e in Italia è stato abbracciato da 66 uomini, di età e provenienza molto differenti. Tutti pronti a dare una mano. Sono poche le regioni non ancora toccate dal progetto (al Sud la sola Basilicata), ma in fondo si tratta di una novità. Per cui forse il futuro risiede nelle mani, è il caso di dirlo, dei mariti in affitto. 

 

Un’idea che funziona 

 

“I mariti in affitto sono quei mariti che noi tutte, una volta nella vita, abbiamo invidiato a un’amica: quelli che potano le siepi che manco Edward mani di forbice, che dipingono la cassetta delle poste e fanno pure i ghirigori sulle iniziali, quelli che hanno la cassetta degli attrezzi e il barbecue sempre pulito e riparano tetti, caldaie, tagliaerba, frullatori, aerei telecomandati e torri di raffreddamento di centrali nucleari senza battere ciglio. Li chiami, loro ti arrivano a casa, fanno quello che un marito dovrebbe fare gratis e se ne tornano dalla moglie. Che detta così può suonare male, ma è la svolta della mia vita. Nel mio listino sentimentale ormai il prezzo per una mensola dritta può essere al massimo 25 euro l’ora, non certo un matrimonio”. 

È uno stralcio dell’articolo che Selvaggia Lucarelli ha scritto per “Libero” nei giorni scorsi. Divertente e sagace come sempre, ha messo in evidenza un fenomeno che da qualche mese in Italia aveva bussato alle porte di tutti un po’ in sordina. Lo scorso agosto infatti spiegava come il sito Ilmaritoinaffitto.it ricevesse in Italia 200 chiamate a settimana e come si stesse espandendo. Il tutto è nato dalla provocazione di un gruppo di amici, nell’ottica di arrotondare contrastando la crisi economica. E sta funzionando.