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Malasanità, a giudizio cinque medici del “Delli Ponti” per la morte di Roberta Filippo

Nei giorni scorsi il gip Giovanni Gallo ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal pmDonatina Buffelli, disponendo l’imputazione coatta nei confronti di otto medici (cinque dei quali in servizio presso l’ospedale “Veris Delli Ponti” di Scorrano) che ebbero in cura Roberta Filippo, 29enne scorranese deceduta il 6 marzo 2012 a causa di un tumore non diagnosticato in tempo. 

Questa brutta storia è iniziata nel giugno 2010, quando Roberta si è recata presso uno studio di dermatologia a Galatina per farsi asportare un neo sulla spalla destra. Un’operazione di routine se non fosse che quello non era un neo, ma un melanoma, non riconosciuto come tale: nel novembre 2011 le condizioni di salute peggiorano e la ragazza viene ricoverata nel nosocomio di Scorrano, dove alcuni medici secondo il gip non hanno proceduto ad approfondire scrupolosamente la patologia che la interessava, limitando il numero e la scelta degli esami da effettuare.

Nel febbraio 2012 la famiglia decide di sottoporre Roberta, incapace ormai di camminare, a ulteriori controlli presso l’ospedale di Ancona, dove viene diagnosticato il tumore in fase avanzata. La ragazza morirà dopo un mese al Centro San Raffaele di Milano. Ai genitori, difesi dall’avvocato Stefano Chiriatti, non è rimasto altro da fare se avviare il procedimento legale nei confronti dei medici per accertarne le responsabilità.