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Lucugnano apre le braccia agli extracomunitari

Il commissario straordinario di Tricase ha dato la disponibilità al Ministero degli Interni di utilizzare un ex edificio scolastico come centro di accoglienza per extracomunitari 
 
L’ex edificio della scuola elementare sarà adibito a struttura di accoglienza per immigrati. Il commissario straordinario del Comune di Tricase, Guido Aprea, con proprio atto deliberativo in virtù di un  progetto Pon “Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo convergenza 2007/2013” ha segnalato al Ministero degli Interni la volontà di riqualificare l’ex immobile scolastico nella frazione di Lucugnano, attualmente chiuso. Così dopo la struttura proposta dal Comune di Andrano alla masseria Del Monte, una costruzione fortificata del 1600 e trasformata dal 10 maggio scorso a struttura ricettiva per accogliere rifugiati, anche Tricase si appresta a dare solidarietà agli extracomunitari. 
In particolare, il Ministero intende finanziare attività di ristrutturazione e di ampliamento delle  strutture pubbliche, da utilizzare per l’erogazione di servizi di assistenza, orientamento, accompagnamento sociale e formazione, nonché per interventi di residenzialità temporanea. È ancora prematuro sapere se nella sede di Lucugnano andranno a vivere giovani che chiederanno asilo politico in Italia o se sarà utilizzato come centro di prima accoglienza. All’arrivo del nulla osta la struttura scolastica dovrà poi  essere adeguata e monitorata in grado di offrire un’ accoglienza confortevole, rispondendo così ad una serie di requisiti per assicurare il raggiungimento ottimale delle finalità di progetto. Sarà il settore dei Lavori pubblici del Comune  a predisporre quanto di necessario per rendere agibile e accogliente l’immobile. È probabile che l’ex edificio scolastico  venga trasformato anche in centro di formazione e di apprendimento, come potrebbe anche essere una struttura destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale. In questo caso l’accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l’identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l’allontanamento.
Le attività inserite nel bando del Ministero dell’Interno potranno essere realizzate, se il progetto sarà  finanziato. Il piano generale prevede infatti residenzialità a carattere temporaneo, assistenza e orientamento sanitario iscrizione al Servizio sanitario nazionale, accompagnamento ai servizi sanitari territoriali e supporto specialistico. È prevista anche l’assistenza sociale e l’inserimento scolastico dei minori per i  differenti ambiti abitativi, lavorativi e attività ricreative multiculturali. Insomma si punta al sociale e all’accoglienza, ad una società multietnica. 
Ma è possibile che l’ex edificio scolastico accolga solo dei minori che approdano via mare o che vengono rintracciati dopo lo sbarco nei vari paesi disseminati nel Salento. Un fenomeno in crescita  nel Salento, poiché periodicamente sbarcano afgani, bengalesi, egiziani, africani, libici. roprio in questi ultimi tempi si stanno registrando approdi di migranti sulla costa del basso Salento di gente che arriva non più su barconi, ma su lussuose imbarcazioni da diporto, barche a vela e yacht per confondersi meglio con i vacanzieri. Come è anche possibile che l’immobile venga destinato e trasformato a centro di formazione, di apprendimento e di collaborazione sociale, comprendendo le reciproche esigenze nel  lavorare tutti consapevolmente e in piena armonia. 
 
Giovanni Nuzzo