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Legalità, protocollo d’intesa tra Guardia di Finanza e Comune di Lecce

Il sindaco Carlo Salvemini e il colonnello delle Fiamme Gialle Stefano Ciotti sottoscrivono l’accordo

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e il Comune di Lecce hanno siglato un Protocollo d’Intesa con l’obiettivo di implementare la reciproca collaborazione e garantire un adeguato presidio di legalità a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel territorio.

A sottoscrivere il patto il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, il colonnello Stefano Ciotti. L’obiettivo è quello di rafforzare il sistema di prevenzione e contrasto alle frodi connesse all’attuazione del Piano. Il Regolamento 241/2021, che ha istituito a livello europeo il dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede che gli Stati membri debbano adottare ogni iniziativa utile a prevenire e contrastare i casi di frode, corruzione, conflitti di interesse e doppi finanziamenti.

L’Intesa “leccese” mira a rendere più diretta la condivisione di dati utili all’individuazione di potenziali violazioni relative all’utilizzo delle ingenti risorse pubbliche, nel quadro delle rispettive competenze. Nello specifico, il protocollo prevede che il Comune di Lecce comunichi alla Guardia di Finanza informazioni e notizie ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economico-finanziaria di cui sia venuta a conoscenza, segnalando interventi che presentino particolari elementi di rischio, per le autonome attività di analisi e controllo da parte delle Fiamme Gialle.

La durata del protocollo è prevista fino al completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026. “Il protocollo – dichiarano congiuntamente il sindaco Salvemini e il comandante Ciotti – garantirà una più efficace collaborazione tra il Comune di Lecce e la Guardia di Finanza a tutela della legalità nel settore degli appalti pubblici, in un momento nel quale sono ingenti le risorse pubbliche che il Piano nazionale di ripresa e resilienza consentirà di spendere per rilanciare lo sviluppo economico e sociale della città. L’impegno delle istituzioni deve essere finalizzato non solo al rilancio dell’economia attraverso la spesa pubblica, ma anche alla tutela dell’economia legale da ogni possibile infiltrazione criminale o illecita interferenza”.

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