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Lecce “musa” della mobilità sostenibile

Si è svolto presso l’ex convento dei teatini il secondo workshop formativo-informativo del progetto che mira a conciliare mobilità urbana e sostenibilità nelle città a vocazione culturale
 
Tutelare le risorse culturali della città e incentivare pratiche di mobilità urbana orientate alla sostenibilità: questi i temi di grande attualità su cui si è incentrato l’innovativo progetto MUSA – (Mobilità Urbana Sostenibile e Attrattori culturali), promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica e Ufficio Formazione del Personale della Pubblica Amministrazione nell’ambito del PON “Governance e Azioni di Sistema”. 
Si è svolto giovedì 25 ottobre a Lecce presso l’ex convento dei teatini, coinvolgendo funzionari, dirigenti e vari attori della governance locale, il secondo workshop formativo-informativo rivolto alle Amministrazioni comunali allo scopo di fornire una specifica formazione sui temi della mobilità urbana e delle connessioni tra questa e la valorizzazione dei beni artistici e storici territoriali, oltre che un’informazione complessiva sul Progetto MUSA, sulle sue metodologie innovative e sulle opportunità che esso offre. Il progetto, avviato lo scorso anno, si concluderà nel 2013, focalizzando l’attenzione su trasporti e mobilità nei centri urbani e distretti territoriali che, per essere sede di risorse culturali di grande rilievo, sono meta d’intensi flussi di turisti e visitatori, le cui esigenze si devono conciliare con quelle della popolazione residente. 
Obiettivo principale del MUSA è quello di fornire alle istituzioni locali gli strumenti idonei a rafforzare la propria capacità di governare i problemi della mobilità urbana orientandosi alla sostenibilità. Un aspetto importante del progetto ha riguardato la sperimentazione di pratiche partecipative attraverso tavoli di dialogo strutturato e la costruzione “partecipata” degli strumenti di riferimento attraverso il coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse nelle aree pilota, quali rappresentanze sociali, istituzionali e imprenditoriali, mondo dell’associazionismo, cittadinanza attiva, messi a confronto sul tema dei trasporti e della tutela dei beni culturali. Ciò ha permesso di far emergere le principali esigenze a livello locale nei suddetti settori e di generare così una sorta di graduatoria delle priorità assegnate dai soggetti del territorio alle politiche di mobilità urbana sostenibile e valorizzazione degli attrattori culturali. 
 
Rosy Paticchio