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Di Terrasque - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2676275

Lecce, il Castello Carlo V affidato alla Direzione Musei Puglia

La nuova gestione decretata dal Ministero della Cultura. Il sindaco Salvemini: “Era la soluzione che per primi abbiamo auspicato”

Importante opportunità di valorizzazione per il Castello Carlo V di Lecce che, su decisione del Ministero della Cultura, è stato assegnato alla Direzione Musei Puglia, guidata da Luca Mercuri. Una soluzione attesa dal sindaco Carlo Salvemini: “Questo 25 aprile ci regala una bella notizia. Il Castello di Lecce sarà dal prossimo 6 maggio affidato alla Direzione Regionale Musei guidata da Luca Mercuri, che lavorerà per la valorizzazione della più grande opera fortificata di Puglia in collaborazione con la Soprintendenza e con il Comune”.

Una scelta che, spiega il primo cittadino, non può che rappresentare una possibilità importante per il futuro dell’antico bene culturale leccese: “La Direzione Musei è l’organo ministeriale che si occupa della gestione e della valorizzazione dei beni culturali statali e in città ha di recente avuto assegnati anche l’Anfiteatro di piazza Sant’Oronzo e il Teatro romano. Questo polo a gestione statale formato dai tre monumenti sarà un arricchimento per l’offerta culturale e archeologica della città, che dialogherà con l’Anfiteatro di Rudiae, gestito dalla Soprintendenza e dal Comune, con i musei archeologici cittadini, il Must e il Castromediano, e con le tante realtà del territorio pronte ad essere coinvolte”.

“Era la soluzione che per primi abbiamo auspicato -continua Salvemini- quando abbiamo deciso di restituire al Demanio la parte ormai residuale che gestivamo del Castello, con la maggior parte degli spazi negli ultimi anni tornati già nella disponibilità del Ministero attraverso la Soprintendenza, convinti come siamo che l’interesse del bene sia quello di avere una gestione unica e chiara, ponendo fine anche al paradosso del doppio biglietto che i turisti si sono trovati a pagare per accedere a ambienti diversi dello stesso Castello”.

Uno sguardo verso il futuro del capoluogo che Salvemini pone con estrema fiducia: “Si apre così un tempo nuovo per la città, che può godere di una geografia ben definita dei suoi beni monumentali che coinvolge le istituzioni di ogni livello: il Comune, la Provincia e la Regione attraverso il Polo bibliomuseale, lo Stato attraverso la Direzione Musei e la Soprintendenza. Tocca a tutti noi ora lavorare insieme per garantire al nostro patrimonio di poter essere goduto nel modo migliore. Buon lavoro al direttore Mercuri e a tutti coloro che lo affiancheranno”.

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